Il premier Mario Draghi è arrivato stamani nella sede del Parlamento Europeo a Strasburgo. La presidente Roberta Metsola ha accolto il premier che ha poi parlato davanti all’assemblea ricordando, in appertura del discorso, il compianto David Sassoli.
Il programma del Premier Draghi
Il programma della giornata è fitto. Alle 11 l’arrivo del presiedente del Consiglio al Louise Weiss Building di Strasburgo. A seguire, il premier ha incontrato la presidente dell’Europarlamento Roberta Metsola.
Alle 11:30 il discorso di Draghi in seduta Plenaria. Draghi, che è intervenuto per la prima volta da premier alla plenaria di Strasburgo, ha parlato di: risposta dell’Unione al conflitto in Ucraina️; crisi energetica e del Ruolo dell’UE nello scenario mondiale.
A seguire, gli interventi dei presidenti dei gruppi politici e la replica del presidente del Consiglio. Draghi ha reso poi omaggio alla memoria di Antonio Megalizzi presso la sala radio dedicata a lui e al collega BartoszOrent Niedzielski, entrambi vittime degli attentati di Strasburgo dell’11 dicembre 2018 quando un terrorista islamico sparò contro diverse persone nella zona del Christkindelsmärik, lo storico mercatino natalizio della città, uccidendone 5 e ferendone altre 11. Infine Draghi ha incontrato i deputati italiani eletti al Parlamento europeo. A rendere noto il programma è stato lo staff di Palazzo Chigi.
Draghi al Parlamento Ue ricorda Sassoli
“Sono davvero felice di essere qui, nel cuore della democrazia europea. Voglio prima di tutto rendere omaggio alla memoria di David Sassoli, che ha presieduto il Parlamento Europeo in anni difficilissimi. Durante la pandemia, il Parlamento ha continuato a riunirsi, discutere, decidere, a testimonianza della sua vitalità istituzionale e della guida di Sassoli. Sassoli non ha mai smesso di lavorare a quello che definì nel suo ultimo discorso al Consiglio Europeo, un ‘nuovo progetto di speranza’ per ‘un’Europa che innova, che protegge, che illumina’, ha esordito il premier al Parlamento Europeo.
Draghi: “Tetto al gas serve per tagliare i fondi a Putin”
“Sin dall’inizio della crisi, l’Italia ha chiesto di mettere un tetto europeo ai prezzi del gas importato dalla Russia – ha proseguito Draghi -. Mosca vende all’Ue quasi due terzi delle sue esportazioni, in larga parte tramite gasdotti che non possono essere riorientati verso altri acquirenti. La nostra proposta consentirebbe di utilizzare il nostro potere negoziale per ridurre i costi esorbitanti che oggi gravano sulle nostre economie. Questa misura consentirebbe di diminuire le somme che ogni giorno inviamo a Putin, e che inevitabilmente finanziano la sua campagna militare”.
“Aiutare l’Ucraina vuol dire soprattutto lavorare per la pace. La nostra priorità è raggiungere quanto prima un cessate il fuoco, per salvare vite e consentire quegli interventi umanitari a favore dei civili che oggi sono e restano ancora molto difficili”, ha proseguito il premier, sottolineando che “una tregua darebbe anche nuovo slancio ai negoziati, che finora non hanno raggiunto i risultati sperati. L’Europa può e deve avere un ruolo centrale nel favorire il dialogo”.
Draghi, Italia pronta a impegno per soluzione diplomatica
“Le istituzioni europee che i nostri predecessori hanno costruito negli scorsi decenni hanno servito bene i cittadini europei, ma sono inadeguate per la realtà che ci si manifesta oggi davanti. Abbiamo bisogno di un federalismo pragmatico, che abbracci tutti gli ambiti colpiti dalle trasformazioni in corso: dall’economia, all’energia, alla sicurezza. Se ciò richiede l’inizio di un percorso che porterà alla revisione dei Trattati, lo si abbracci con coraggio e con fiducia”, ha aggiunto.
“L’Italia, come Paese fondatore dell’Unione Europea, come Paese che crede profondamente nella pace, è pronta a impegnarsi in prima linea per raggiungere una soluzione diplomatica”.
Draghi: “Ampliare Sure a interventi contro caro-energia”
Ampliare lo Sure [lo strumento europeo di sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione in un’emergenza, ndr] “per fornire ai Paesi che ne fanno richiesta nuovi finanziamenti per attenuare l’impatto dei rincari energetici”. E’ la proposta del premier Mario Draghi nel suo intervento al Parlamento Ue, “una misura da mettere in campo in tempi rapidi” per “intervenire subito a sostegno dell’economia”.
Per Draghi con l’estensione di Sure gli Stati potrebbero finanziare “interventi di riduzione delle bollette, ma anche il sostegno temporaneo ai salari più bassi, ad esempio con misure di decontribuzione”, difendendo “il potere di acquisto delle famiglie, soprattutto le più fragili, senza rischiare di generare nuova inflazione.
“La politica energetica è un’area in cui i Paesi del Mediterraneo devono giocare un ruolo fondamentale per il futuro dell’Europa. L’Europa ha davanti un profondo riorientamento geopolitico destinato a spostare sempre di più il suo asse strategico verso Sud”.