Una nuova sfida per Domenico Giani che dal primo ottobre scorso è stato nominato presidente di Eni Foundation, impegnata da ormai molto tempo in progetti umanitari nei Paesi dove il colosso petrolifero opera. Un nuovo servizio di prossimità, a favore degli ultimi e dei più poveri che ha imparato a conoscere anche grazie al prestigioso ruolo, come comandante della Gendarmeria Vaticana, che ha svolto a fianco di tre Papi. Viaggiare con loro, accompagnarli nelle visite apostoliche, ha permesso a Domenico Giani di maturare una visione a 360 gradi delle problematiche che affliggono quanti vengono ignorati dalla società. Un servizio che gli permetterà di combattere contro quella che Papa Francesco in più di un’occasione ha definito cultura dello scarto.
I progetti realizzati
Come riporta lanazione.it, Domenico Giani, negli ultimi anni, ad esempio, ha realizzato in Africa e Asia scuole e ospedali; ha sposato iniziative che hanno visto come protagonisti bambini e donne, ha insomma portato il nome dell’Italia in giro per il mondo, investendo somme importanti, ricavate dalla destinazione di una parte degli utili alla Fondazione stessa.
Si è sempre distinto in missioni umanitarie, proverbiale nel 2015 l’attivazione nella poverissima Repubblica Centrafricana di un corridoio di tregua che consentì la visita del Papa e l’apertura della Porta Santa.
Il budget e e iniziative della fondazione
A sua disposizione si troverà ad avere un budget importante da investire, variabile di anno in anno e in questi mesi più ridotto a causa degli ostacoli frapposti dall’emergenza sanitaria. Ma complessivamente, come riporta il sito web, nell’ultimo decennio la Fondazione Eni (nata nel 2007) ha destinato oltre 35 milioni a iniziative a carattere umanitario e intende continuare in questo solco già tracciato.
Attualmente in tutto il mondo, dal Mozambico al Myammar, dal Gana all’Egitto, varie sono le iniziative della Fondazione e vanno dalle campagne contro il papilloma virus per la lotta al cancro della cervice uterina, alla partecipazione al progetto Dream della Comunità di Sant’Egidio per migliorare lo stato di salute della popolazione, con particolare attenzione alle donne con Hiv, fino al supporto delle cure pediatriche insieme al Cuamm (Medici per l’Africa).