Nuovo giro di colloqui, dopo i negoziati di oggi in videoconferenza, domani tra le delegazioni ucraina e russa.
Podolyak: “Spazio per compromesso”
“Continueremo domani”, ha scritto su Twitter il negoziatore di Kievi Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “E’ un processo negoziale molto difficile e scivoloso. Ci sono contraddizioni fondamentali. Ma c’è sicuramente spazio per un compromesso. Durante la pausa, si continuerà il lavoro in sottogruppi”, ha aggiunto.
Si tratta del quinto round, dopo quello di ieri che non ha portato nessun risultato. Stamattina sono state bombardate diverse città, tra le quali Kiev – dove è stato colpito un condominio di 10 piani – e Lugansk, dove sembra siano stati colpiti anche ospedali e scuole. Bombardato anche l’aeroporto di Dnipro, dove le autorità regionali locali hanno osservato una “massiccia distruzione”.
The 20th day of 🇺🇦 heroism. True freedom always comes at a cost. The rest is unchanged. Russia fights only with peaceful cities, destroying them at night with missiles. Our army beats Russians in all directions. Partners still stand aside, afraid of becoming global leaders. pic.twitter.com/VzwlVNHIPX
— Михайло Подоляк (@Podolyak_M) March 15, 2022
Cremlino: “Il lavoro delle delegazioni prosegue, è positivo”
II lavoro delle delegazioni russa e ucraina continua e questo “è un fatto positivo”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo quanto riporta la Tass, sottolineando di non poter però prevederne l’esito dei negoziati in corso tra le due delegazioni: “Aspettiamo di vedere risultati tangibili”, ha aggiunto.
Zelensky all’Europa: “Non ci date abbastanza armi”
Le armi che gli alleati occidentali forniscono all’Ucraina “in una settimana ci durano per 20 ore”, per questo siamo costretti a “riutilizzare gli equipaggiamenti sottratti ai russi”. Lo ha denunciato il presidente Volodymyr Zelensky rivolgendo un ennesimo appello in particolare all’Europa, in video collegamento da Kiev con i leader dei Paesi nordici e baltici. “Aiutandoci, aiuterete voi stessi”, ha insistito Zelensky per poi aggiungere accorato: “Sapete di quali armamenti abbiamo bisogno, lo sanno tutti”. Oggi la Ue ha varato il quarto pacchetto di sanzioni contro la Russa.
Johnson: “Zelensky ha ragione, più armi a Kiev”
“Tu ci sfidi giustamente a fare di più, e noi tutti sappiamo che dobbiamo e possiamo fare di più”. Così il premier britannica Boris Johnson, riunito a Londra con i leader nordici e baltici della Joint Expeditionary Force (Regno Unito, Danimarca, Islanda, Finlandia, Svezia, Olanda, Estonia, Lettonia e Lituania) in prima fila nella risposta anti Mosca dopo l’invasione dell’Ucraina, dopo le richieste di più armi fatta dal presidente ucraino Zelensky all’Europa.
It is a huge honour to welcome Nordic and Baltic partners of the Joint Expeditionary Force to the UK.
We’ll work together to bolster European security and ensure we emerge from this crisis stronger and more united than before. pic.twitter.com/xlgJ2pq3ae
— Boris Johnson (@BorisJohnson) March 14, 2022