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Domani nuovo round di negoziati tra Ucraina e Russia

Zelensky all'Europa: "Non ci date abbastanza armi". Johnson: "Zelensky ha ragione, dobbiamo dare più armi a Kiev"

Nuovo giro di colloqui, dopo i negoziati di oggi  in videoconferenza, domani tra le delegazioni ucraina e russa.

Podolyak: “Spazio per compromesso”

“Continueremo domani”, ha scritto su Twitter il negoziatore di Kievi Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “E’ un processo negoziale molto difficile e scivoloso. Ci sono contraddizioni fondamentali. Ma c’è sicuramente spazio per un compromesso. Durante la pausa, si continuerà il lavoro in sottogruppi”, ha aggiunto.

Si tratta del quinto round, dopo quello di ieri che non ha portato nessun risultato. Stamattina sono state bombardate diverse città, tra le quali Kievdove è stato colpito un condominio di 10 piani – e Lugansk, dove sembra siano stati colpiti anche ospedali e scuole. Bombardato anche l’aeroporto di Dnipro, dove le autorità regionali locali hanno osservato una “massiccia distruzione”.

Cremlino: “Il lavoro delle delegazioni prosegue, è positivo”

II lavoro delle delegazioni russa e ucraina continua e questo “è un fatto positivo”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo quanto riporta la Tass, sottolineando di non poter però prevederne l’esito dei negoziati in corso tra le due delegazioni: “Aspettiamo di vedere risultati tangibili”, ha aggiunto.

Zelensky all’Europa: “Non ci date abbastanza armi”

Le armi che gli alleati occidentali forniscono all’Ucraina “in una settimana ci durano per 20 ore”, per questo siamo costretti a “riutilizzare gli equipaggiamenti sottratti ai russi”. Lo ha denunciato il presidente Volodymyr Zelensky rivolgendo un ennesimo appello in particolare all’Europa, in video collegamento da Kiev con i leader dei Paesi nordici e baltici. “Aiutandoci, aiuterete voi stessi”, ha insistito Zelensky per poi aggiungere accorato: “Sapete di quali armamenti abbiamo bisogno, lo sanno tutti”. Oggi la Ue ha varato il quarto pacchetto di sanzioni contro la Russa.

Johnson: “Zelensky ha ragione, più armi a Kiev”

“Tu ci sfidi giustamente a fare di più, e noi tutti sappiamo che dobbiamo e possiamo fare di più”. Così il premier britannica Boris Johnson, riunito a Londra con i leader nordici e baltici della Joint Expeditionary Force (Regno Unito, Danimarca, Islanda, Finlandia, Svezia, Olanda, Estonia, Lettonia e Lituania) in prima fila nella risposta anti Mosca dopo l’invasione dell’Ucraina, dopo le richieste di più armi fatta dal presidente ucraino Zelensky all’Europa.

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