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Dl Sostegni, Gissi (Cisl): “Grosso segnale di attenzione alla scuola”

Gissi: "Non più solo parole, ma 150 milioni di euro che il ministro dovrà assegnare alle scuole entro 15 giorni dalla pubblicazione del decreto legge"

Bene le risorse destinate alla scuola nel decreto legge approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, un segnale apprezzabile di concreta attenzione che va nella direzione da noi auspicata, sia rispetto all’esigenza di assicurare una frequenza in sicurezza delle attività, sia per quanto riguarda la questione degli interventi di recupero, di cui tanto si è discusso, talvolta anche facendone oggetto di polemiche strumentali”. Lo afferma in una nota la segretaria generale della Cisl Scuola Maddalena Gissi.

“I 150 milioni per incrementare le spese di funzionamento – prosegue Gissi – serviranno per l’acquisto di dispositivi, ma soprattutto per azioni di supporto al contact tracing, da noi più volte segnalato come presupposto indispensabile per una strategia efficace di contenimento dei contagi. È un approccio innovativo ancor più apprezzabile perché il decreto prevede l’immediata assegnazione dei fondi alle scuole“.

“Altra novità importante – aggiunge Gissi – riguarda il potenziamento dell’offerta formativa, per il quale si va nella direzione da noi sempre indicata. Basta polemiche sul prolungamento o meno del calendario scolastico, alle quali lo stesso Draghi ha voluto sottrarsi nella sua conferenza stampa di presentazione del decreto: saranno le scuole, nella loro autonomia e sulla base delle esigenze direttamente e concretamente rilevate, a realizzare le attività necessarie, programmando interventi che costituiranno un ‘ponte’ tra la fine dell’anno scolastico e l’avvio del prossimo”.

“Non più solo parole, ma 150 milioni di euro che il ministro dovrà assegnare alle scuole entro 15 giorni dalla pubblicazione del decreto legge. Non è una questione di poco conto – afferma ancora Gissi – se pensiamo che per i recuperi degli apprendimenti il precedente governo aveva reso disponibili col DL 22/2020 solo parte dei risparmi degli esami di stato dello scorso anno (circa 12 milioni, peraltro non ancora assegnati) e poco più di 5 milioni con la legge di bilancio. La discontinuità – conclude la sindacalista – stavolta è di tutta evidenza e ne prendiamo atto con soddisfazione”.

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