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Diede fuoco alla moglie, la perizia: “Semi infermo”. Maria Antonietta Rositani: “Non ho parole”

La perizia psichiatrica di Ciro Russo, ex marito di Rositani. Russo tentò di uccidere l'ex moglie il 12 marzo del 2019 dandole fuoco

“Non ho parole!”. E’ laconica la risposta di Maria Antonietta Rositani dinanzi alla lettura della perizia psichiatrica del perito del CTU, Giovanni F. Malara, relativamente all’operato di Ciro Russo, ex marito della Rositani. Russo, il 12 marzo del 2019, tentò di ucciderla dandole fuoco.

L’agguato e il tentato omicidio

Al momento del tentato omicidio, Russo era ai domiciliari perché era stato condannato dal tribunale di Reggio Calabria a 3 anni e 2 mesi per le violenze contro la moglie e la figlia. Il giorno dell’agguato incendiario, il 12 marzo del 2019, Russo evase dalla casa dei genitori ad Ercolano (in provincia di Napoli) e raggiunse in auto l’ex moglie a Reggio Calabria.

Lungo una strada della città calabra, dopo che la donna aveva accompagnato il figlio minore a scuola, Russo speronò la sua auto e – una volta bloccata la donna dal lato del guidatore – le lanciò addosso del liquido infiammabile e le diede fuoco.

L’ex moglie, ustionata in gran parte del corpo, ha subito numerosissimi interventi chirurgici al viso e al corpo, lottando tra la vita e la morte per settimane. E’ stata dimessa il 25 novembre dello scorso anno, dopo 20 mesi di ricovero.

La perizia psichiatrica

Nelle conclusioni della perizia si legge: “Al momento dei fatti, la capacità di intendere e di volere del periziando [Ciro Russo, ndr] era parzialmente compromessa ma, con ragionevole certezza, non totalmente abolita. E’ sussistente nel soggetto il rischio che dinamiche affettive mal equilibrate esitino in condotte discontrollate, in particolare nella direzione dell’autoaggressività”.

Maria Antonietta Rositani e l’ex marito Ciro Russo

Rositani: “Non ho parole”

“Non ho parole. Io chiedevo solo giustizia! – commenta a Interri.it Maria Antonietta Rositani -. Il perito purtroppo ha depositato la sentenza dicendo che Ciro Russo ha la semi infermità mentale. E’ emerso che nel momento dell’agguato non era completamente lucido. E che purtroppo può essere pericoloso a se stesso. Non ho parole!”.

“Ma il 10 novembre ci sarà l’udienza alla presenza anche dei miei periti che discuteranno questo giudizio. Per i miei tre periti il risultato non è compatibile con quello del perito del CTU. Ho ancora fiducia nella giustizia“, conclude Maria Antonietta.

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