“La diffusa presenza missionaria italiana nelle aree africane di maggiore crisi, come il Sahel, l’Etiopia o la regione orientale della Repubblica Democratica del Congo, si è rivelata spesso decisiva per l’assistenza materiale e spirituale fornita a popolazioni duramente colpite dai conflitti. Permettetemi, al riguardo, di dedicare anche in questa occasione un pensiero alla memoria dell’ambasciatore Luca Attanasio, [ucciso a Goma, in Congo, insieme al carabiniere Vittorio Iacovacci lo scorso 22 febbraio in un attentato, ndr] che è stato testimone diretto della dedizione, dell’altruismo e delle capacità delle missionarie e dei missionari italiani in Africa, facilitandone l’opera sul campo con entusiasmo e professionalità”. Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio intervenendo stamani alla Conferenza dei Missionari Italiani nel Mondo alla Farnesina.
Di Maio: “Missionari italiani danno lustro all’Italia”
“La presenza di tanti missionari italiani, attivi in ogni continente, costituisce un patrimonio di valori radicato nell’identità culturale del nostro Paese e una prova costante di altruismo, apertura verso l’altro e dialogo, dando lustro internazionale all’Italia”, ha detto il ministro Di Maio.
“Il loro contributo, ieri e oggi, è essenziale almeno sotto tre aspetti: l’assistenza ai più vulnerabili nelle ‘periferie del mondo’, in contesti di crisi e mobilità umana; il ruolo di sostegno alle comunità italiane all’estero e il contributo alla diffusione della cultura italiana nel mondo; l’opera di sensibilizzazione alle responsabilità condivise dinanzi alle attuali sfide globali”, ha aggiunto. “Il Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, con la sua rete diplomatico-consolare, è testimone quotidiano del ruolo e dell’importanza dell’azione missionaria italiana nel mondo. Un’opera che ci fa onore”, ha sottolineato Di Maio.
Oltre 6 milioni di italiani residenti all’estero
“Gli italiani residenti all’estero, registrati presso i nostri Uffici consolari, sono quasi sei milioni e mezzo. Di questi, settemila sono le missionarie e i missionari italiani. Circa quattromila sono consacrati appartenenti agli ordini religiosi, mentre i restanti tremila sono volontari laici, a ulteriore riprova di un diffuso spirito di solidarietà di tutti gli italiani”.
“Le missionarie e i missionari italiani operano, senza sosta, soprattutto nelle ‘periferie’ del mondo, lontano dai riflettori. Sono presenti quando guerre civili, crisi umanitarie e disastri naturali compromettono gli standard di vita minimi nelle loro comunità acquisite. Ovunque hanno saputo fare la differenza, generando sentimenti di forte empatia nelle popolazioni locali e costituendo un primo punto di riferimento per tutti i connazionali dinanzi alle emergenze. Sono davvero numerosi gli esempi di piccoli e grandi atti di eroismo compiuti da questi nostri connazionali. Questa è l’eredità storica dello spirito più profondo e genuino dei missionari italiani”, ha sottolineato il ministro.
I missionari dei cinque continenti
La Farnesina ha pubblicato, sul proprio account, le schede dei missionari dei cinque continenti. Per l’Europa: Suor Benedetta Carugati, della Congregazione delle Missionarie della Carità di Madre Teresa di Calcutta. Per l’Africa: Suor Maria de Lurdes Lodi Rissini, missionaria scalabriniana. Per l’America: Padre Luca Bergamaschi, a nome dell’associazione Operazione Mato Grosso. Per l’Asia: Padre Livio Maggi, missionario del Pontificio Istituto Missioni Estere. Per l’Oceania: Suor Anna Molinari, missionaria canossiana.