Detenuto “radicalizzato” evaso a Avellino preso in Francia

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E’ stato arrestato a Metz, in Francia, Hassin Kalifi, 40 anni, evaso l’11 gennaio scorso dal carcere di Avellino. A bloccarlo è stata ieri la Polizia Francese, allertata dalla DDA di Napoli che ha coordinato le indagini della Polizia Penitenziaria, dei Carabinieri di Avellino e del ROS. L’uomo doveva scontare 27 anni di carcere per reati di terrorismo. E’ fuggito insieme ad un altro detenuto calandosi da una finestra del penitenziario con lenzuola annodate.

Kalifi è stato condannato a una pena passata in giudicato per traffico di stupefacenti ma soprattutto era segnalato come sospetto radicalizzato. Nei suoi confronti è stato emesso un mandato di arresto europeo per reati collegati alla droga emesso su richiesta della Procura di Trento sulla base di indagini della Squadra Mobile di Bolzano.

Preso evaso “radicalizzato”: Uspp, bene ma ora più uomini

“Ci congratuliamo con le forze dell’ordine e con la magistratura per l’arresto del detenuto marocchino fuggito ad Avellino ma ora è necessario dotare la Polizia Penitenziaria di più uomini”. Così Giuseppe Moretti e Ciro Auricchio rispettivamente presidente nazionale e segretario regionale per la Campania dell’Unione dei Sindacati di Polizia Penitenziaria commentano l’arresto di Hassin Kalifi.

“Bisogna dotare la polizia penitenziaria di idonee risorse umane e strumentali, – aggiungono i due sindacalisti – e spiace sottolineare l’assordante silenzio in cui spesso vengono lasciati gli agenti che restano gli unici a pagare senza avere nessuna colpa sullo stato di sicurezza delle carceri. Come sindacato – concludono Moretti e Auricchio – abbiamo denunciato da tempo la mancanza di organico: mancano 6mila agenti su scala nazionale, di cui 600 solo in Campania”.

Milena Castigli: