Un derby pazzesco, dominato dagli errori nel primo tempo che hanno portato ai gol di Brozovic e Leao. Una ripresa dove si sono concentrate emozioni e gol. I rossoneri allungano con Giroud e Leao, la riapre Dzeko. Poi Maignan tiene in piedi il Milan salvando almeno tre palle gol per l’Inter.
Pioli e Inzaghi di nuovo a confronto
San Siro sold out per la partitissima, il Derby di Milano. Pioli rilancia De Ketelaere schierato sulla trequarti dal primo minuto, unitamente a Messias e Leao alle spalle di Giroud nel 4-2-3-1 scelto dal tecnicon rossonero.
Inzaghi sorprende scegliendo Correa, e non Dzeko, al fianco di Lautaro vista l’assenza di Lukaku.
Come detto, Milan con il 4- 2-3-1, con Maignan tra i pali, Calabria e Theo Hernandez esterni di difesa, Kalulu e Tomori centrali. Tonali e Bennacer davanti alla difesa, quindi Messias, De Ketelaere e Leao alle spalle di Giroud.
Solito 3-5-2 per Simone Inzaghi: Skriniar, De Vrij e Bastoni a protezione di Handanovic, Dumfries e Darmian esterni, Barella, Brozovic e Calhanoglu centrali, Correa e Lautaro Martinez di punta. A San Siro sono in settantamila, direzione di gara affidata a Daniele Chiffi.
Brozovic-Leao fissano l’1-1
Primo tempo che non delude. Milan e Inter non se lo mandano a dire, scintille, scontri ravvicinati di primo tipo, due gol. Basta e avanza per una prima frazione scintillante. Apre Brozovic, Leao rimette il partita, ma nelle due reti c’è la complicità delle difettose difese. Il Milan si esprime meglio, non perde la testa dopo lo svantaggio. Chiffi deve tenere gli occhi apertissimi per frenare lo slancio agonistico e alla fine estrae quattro gialli (Dumfries, Brozovic, Theo e Giroud).
Tanto tatticismo nella prima frazione, con spazi bloccati e accesi e rudi contrasti sull’out mancino del Milan, dove la sfida Dumfries-Theo Hernandez accende lo spettacolo. Ci prova subito Brozovic, palla deviata in angolo, poi Bastoni nel tentativo di anticipare Giroud per poco non fa il più clamoroso degli autogol, palla sulla traversa. Poi è Handanovic ad immolarsi sul destro a giro di Leao, palla in angolo.
Il Milan spinge, ma d’improvviso si scopre e prende il gol. Brozovic sfugge in mezzo al campo, viene lanciato in campo aperto e a tu per tu con Maignan lo fredda con un preciso colpo di biliardo. All’errore rossonero, replica quello nerazzurro: stavolta Calhanoglu fa quello che gli allenatori vietano fin da ragazzini, mai mettere palle vaganti in orizzontali. Lui lo fa, premiando l’inserimento di Tonali che apre per Leao che entra in area, apre il piatto e fulmina Handanovic: 1-1, tutto da rifare. Tutto qui un primo tempo nervoso e tattico.
La ribalta Giroud, poi capolavoro Leao
Squillo Milan in avvio, poi Calhanoglu spedisce il piazzato sulla barriera. Al nono, passa il Milan con un tocco morbido di mancino di Giroud sotto misura dopo un centro di Leao. Handanovic battuto, Milan avanti: 2-1.
Inter stordita e Milan sulle ali dell’entusiasmo. L’Inter soffre, non riesce a ripartire. Leao è una scheggia impazzita, semplicemente devastante. Il portoghese si porta a spasso tutta la difesa nerazzurra, mette a sedere tutto il pacchetto arretrato di Inzaghi, tocco imprendibile per il personale raddoppio e il 3-1 Milan. Esplode San Siro.
La riapre Dzeko ma non basta
Primi cambi: Pioli richiama De Kateleare per inserire Brahim Diaz, mentre Inzaghi inserisce Mkhitaryan, Di Marco e Dzeko, fuori Barella, Bastoni e Correa. Adesso l’Inter ha più nulla da perdere. Darmian va via a sinistra, mette in mezzo un pallone teso sul quale si avventa Dzeko che anticipa Tomori, e il Cigno di Sarajevo sotto misura non sbaglia. Palla sul palo e poi in rete: 3-2, partita riaperta.
Adesso è l’Inter a crederci, Lautaro va via dopo una precisa triangolazione, conclusione sulla quale si immola Maignan. Ma era offside. Ma l’Inter spinge ventre a terra alla ricerca del pari. Maignan salva sulla linea di porta un colpo di testa di Lautaro, l’Inter ci crede, Milan sulle gambe che non si attendeva una reazione così rabbiosa dei nerazzurri.
Doppio cambio per Pioli: fuori Messias e Giroud, dentro Saelemaekers e Origi. Maignan di piede salva su Dzeko, Inter che attacca senza soluzione di continuità. Poi bordata dell’ex Calhanoglu da fuori, palla indirizzata all’incrocio, Maignan vola e salva ancora il Milan.
Inter in credito con la fortuna. Ultimi cambi: fuori Calabria e Tonali, dentro Kjaer e Pobega, mentre Inzaghi inserisce Gosens al posto di Darmian e D’Ambrosio per De Vrij quando alla fine ne mancano appena sette più recupero. Tutto il Milan a difesa del vantaggio, Inter rabbiosa. Cinque di recupero, dove succede nulla. Vince il Milan che momentaneamente si prende la testa della classifica. All’Inter resta il rimpianto di aver trovato sulla sua strada uno straordinario Maignan.