Con 472 voti a favore, 49 contrari e due astenuti il primo decreto Sostegni del governo Draghi incassa la fiducia alla Camera, domani pomeriggio il voto al Senato. Il provvedimento da 32 miliardi contiene agevolazioni fiscali a favore delle imprese, come lo stop al pagamento della prima rata dell’Imu chi ha avuto un calo del fatturato del 30% sul 2019 e la proroga del pagamento del primo acconto Irap. Ci sono anche 10 milioni di aiuti per i separati e i divorziati in difficoltà, il prolungamento di mesi della validità dei voucher turistici e due milioni di euro per i comuni che individuano un’alternativa alle scuole per i seggi elettorali.
Atteso per giovedì prossimi in consiglio dei ministri il decreto Sostegni bis da 18 miliardi per le attività che resteranno chiuse, come discoteche e sale gioco, che potrebbero alla fine vedere legata la loro riapertura all’utilizzo del “green pass”. Si dovrebbe modificare le modalità di accesso ai ristori, agevolare l’acquisto della prima casa e salvare circa 1.400 comuni dal default. In bilico il pacchetto fiscale, ancora da definire, e l’ipotesi di far slittare di un altro mese, al 30 giugno, il termine di sospensione delle cartelle e dei pignoramenti, che un comunicato del Mef fissava al 31 maggio. Non poteva mancare il dossier Alitalia. Il governo infatti starebbe valutando un finanziamento di 100 milioni di euro per garantire l’operatività della compagnia in attesa che si sblocchi la trattativa con l’Unione europea per l’avvio di Ita, che potrebbe contare su un finanziamento di circa 800 milioni di euro. La trattativa politica prosegue.
Le misure del decreto Sostegni
Nell’atto avente forza di legge che tra oggi e domani è in votazione alle Camere c’è lo stop al pagamento della prima rata dell’Imu per le attività che hanno subito un calo del fatturato del 30% rispetto al 2019 e viene prorogato al 30 settembre il termine del pagamento del primo acconto Irap, scaduto il 30 aprile scorso. Norma anticipata dal Sostegni bis è l’esenzione del canone Rai per per alberghi, bar ed enti del terzo settore, nel caso in cui il pagamento del canone sia già avvenuto è previsto un credito d’imposta da utilizzate in compensazione.
Si estende dal 30 giugno al 31 dicembre 2021 l’esenzione dal versamento del canone unico di occupazione del suolo pubblico a favore degli esercizi che hanno i tavolini all’aperto. Infine, si allarga ai contratti d’affitto in essere l’esenzione Irpef per i canoni di locazione dovuti ma non incassati dal proprietario.
Inoltre, arrivano un fondo da 10 milioni di euro per aiutare i lavoratori separati e divorziati in difficoltà nel pagamento dell’assegno di mantenimento (il contributo massimo 800 euro) e un altro da due milioni istituito dal Ministero dell’Interno per erogare contributi ai comuni che, entro il 15 luglio, individuano come seggi delle elezioni amministrative sedi alternative alle scuole. Quest’ultimo, per ridurre i disagi alla didattica in vista della tornata elettorale fissata in autunno.
Si allunga di sei mesi il tempo per utilizzare i voucher dei viaggi saltati a causa della pandemia e si porta a tre anni la validità dei biglietti dei concerti e delle mostre annullati a causa della pandemia, quando in precedenza il termine stabilito era diciotto mesi.
Tra le norme approvate anche nuovi termini per il blocco degli sfratti. Per quelli esecutivi prima della pandemia il blocco resta solo fino a giugno 2021, mentre per quelli adottati dal 28 febbraio 2020 al 30 settembre 2020 il blocco è fissato al 30 settembre 2021, infine per quelli tra l’1 ottobre 2020 e il 30 giugno 2021 l’esecuzione è sospesa fino al 31 dicembre 2021. Per quanto riguarda i venditori ambulanti, arriva una proroga di 90 giorni dopo la fine dello stato di emergenza per il commercio ambulante nei comuni che hanno deciso di applicare la direttiva Bolkestein.
In ultimo, arrivano altri 50 milioni al fondo unico per il sostegno delle associazioni e delle società sportive dilettantistiche e viene stanziato un contributo da cinque milioni di euro per i costi sostenuti nel corso dell’emergenza Covid dall’ospedale “Bambino Gesù” di Roma.
Cosa ci sarà nel decreto bis
La grande novità del Sostegni bis da 18 miliardi di euro di nuovi ristori dovrebbe essere un meccanismo di accesso più flessibile rispetto al passato. Oltre al criterio del fatturato si affianca quello del risultato economico di esercizio: una sorta di ‘conguaglio’ per il quale vengono stanziati quattro miliardi, di cui tre di risparmi e uno in deficit. Oltre a voler aiutare chi non ha ancora potuto riaprire, come discoteche e sale giochi, è in arrivo un pacchetto lavoro e il prolungamento per quattro mesi, fino a settembre, del Reddito di emergenza.
Il governo ha messo a punto anche una serie di aiuti alle famiglie e alle fasce più fragili. Il presidente Draghi ha già annunciato agevolazioni per l’acquisto della prima casa mentre per aiutare le famiglie più in difficoltà vengono stanziati altri 500 milioni in buoni spesa e affitti. Grazie ad un accordo ponte, dovrebbe essere scongiurato il taglio degli asili nido o dell’illuminazione nelle strade: gli oltre 1.400 comuni che rischiano potranno contare sull’aiuto dello Stato. C’è poi il pacchetto lavoro a cui da giorni lavora il ministro del Lavoro Orlando e che si aggira tra i 4 e i 5 miliardi. Le assunzioni saranno incentivate con nuovi sgravi, nasce il contratto di rioccupazione e ci sarà un intervento per evitare il decalage della Naspi. Gli stagionali e i lavoratori del turismo potranno invece contare su altri 2 mesi di indennità ad hoc.
Spunta anche un fondo per le attività chiuse per decreto, come annunciato dal ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, insieme a una riproposizione del credito di imposta al 60% per gli affitti per cinque mesi (gennaio-maggio), che vale circa 2 miliardi. Altri 600 milioni andranno ai Comuni per garantire sconti Tari alle attività rimaste chiuse, 100 milioni rimpolperanno il Fondo per la montagna e le bollette saranno coperte per un mese in più, fino a luglio. Confermato anche il pacchetto di proroghe per le moratorie sui prestiti e le garanzie sulla liquidità, le agevolazioni per gli investimenti in start up, così come ci sarà il rinvio della plastic tax al 1 gennaio 2022 e lo slittamento della ripresa della riscossione. Resta invece da chiudere la partita sulle Dta per incentivare le aggregazioni, comprese quelle bancarie, così come sembra molto difficile che trovi posto l’estensione del superbonus al 110% alle aziende, su cui è in pressing da giorni il Movimento Cinque Stelle.