Via libera della Camera, con scrutinio segreto, al ddl Zan contro l’omotransfobia. Un’approvazione salutata con un lungo applauso della maggioranza ma che ha incontrato la ferma protesta delle opposizioni. A dare il là di Montecitorio, il voto favorevole di 265 deputati, che superano nettamente i “no” (193), mentre solo un’astensione è stata registrata. Il primo commento è arrivato proprio dal deputato del Pd e relatore del provvedimento, Alessandro Zan, che parla di un risultato “frutto di un lungo lavoro di confronto con le associazioni lgbt+ e femministe, che voglio ringraziare per i preziosi input che hanno saputo dare dal loro ruolo di terzietà rispetto alla politica”.
Ddl Zan verso il Senato
Corposa la protesta dell’opposizione, con la Lega che espone cartelli con su scritto “libertà”, mentre i deputati di Forza Italia e Fratelli d’Italia hanno indossato dei bavagli. E proprio il centrodestra, annuncia battaglia in Senato, dove il Pd annuncia strenua difesa: “Buona la prima – twitta il senatore dem Tommaso Nannicini -. La Camera ha finalmente approvato il ddl Zan contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo. Adesso tocca al Senato. Saremo in prima linea per sostenere un testo di civiltà”. Un punto sul quale insiste lo stesso Zan: “Il nostro obiettivo è combattere fenomeni violenti e discriminatori, colmando un ritardo che si protrae da decenni: questa legge lo centra. Ora inizieremo l’iter al Senato, dove continueremo questa battaglia di civiltà fino all’approvazione finale in tempi rapidi”.
Gandolfini: “Legge iniqua, il nostro impegno continua”
Sull’approvazione del ddl Zan si è espresso anche il leader del Family day, Massimo Gandolfini: “Non finisce il nostro lavoro di contrasto ad una legge iniqua e inutile, che divide la società in categorie con tutele a velocità differenziata, che crea un reato di opinione non definito nelle fattispecie e che quindi lascia spazi enormi alle interpretazioni dei giudici; che introduce il concetto di genere sganciato da ogni dato biologico e che introduce la Giornata nazionale contro l’omofobia, spalancando le porte ai corsi gender nelle scuole”.
Gandolfini ha espresso gratitudine ai deputati che hanno votato contro il decreto legge. Chiedendo poi ai senatori “che hanno a cuore la libertà di garantire la loro presenza al momento della discussione del ddl Zan a palazzo Madama”. Dove i numeri della maggioranza, precisa, “sono appesi ad un filo. Nelle ultime 24 ore, alle famiglie provate dalla peggiore crisi dell’ultimo secolo, il governo ha riservato solo la chiusura delle scuole e l’approvazione di controverse giornate sull’omotransfobia che avranno effetti anche sulla didattica. Davanti a questa offensiva dis-valoriale raddoppieremo la nostra azione di verità e libertà”.