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Dal Senato ok a procedere contro Salvini

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L'aula del Senato ha deciso, il tribunale dei ministri ha l'autorizzazione a procedere contro Matteo Salvini per il caso Gregoretti, bocciando l'ordine del giorno presentato da Forza Italia e Fratelli d'Italia. Il documento chiedeva di dire “no” al processo all'ex ministro dell'interno e quindi ribaltare il voto della Giunta delle immunità del 20 gennaio scorso. La Lega non ha partecipato al voto uscendo dall'aula.  

Salvini: “Tranquillo e orgoglioso di quello che ho fatto”

“Lo sapevo. Sono assolutamente tranquillo e orgoglioso di quello che ho fatto. E lo rifarò appena tornato al governo. Come è stato difendersi in Senato? Surreale. Ho giurato sulla Costituzione, che prevede che difendere la patria è dovere di ogni cittadino. Io ho difeso l'Italia – ha dichiarato Matteo Salvini, intercettato dall'Ansa dopo il voto del Senato – Io ho difeso l'Italia, essere processato per questo… ma piena e totale fiducia nella magistratura”. “Meloni era in tribuna per sostenermi al seanto? La ringrazio – ha detto Salvini all'Ansa – Renzi parla parla ma alla fine di fatti n vedo pochini. Mi auguro che chi è al governo si occupi del governo perché l'Italia è ferma”. 

Crimi: “Da Salvini solo fughe e menzogne”

“Oggi Matteo Salvini afferma di non essere intenzionato a scappare. E già questa è una novità assoluta, perché a parlare è un soggetto perennemente in fuga. Se oggi non scappa è perché lo ha già fatto la scorsa estate, quando pur di sfuggire alle sue responsabilità ha fatto cadere un governo, tradendo la fiducia di milioni di cittadini e rischiando di mettere il nostro Paese e la sua economia in ginocchio”, scrivi Vito Claudio Crimi, capo politico del Movimento 5 Stelle, in un post sul blog delle Stelle dal titolo “Gregoretti: da Salvini solo fughe e menzogne”. “Da mesi il capo della Lega vive in uno stato confusionale, è evidente. Basta ricostruire le sue dichiarazioni: prima rivendica di essere stato lui a decidere sul caso Gregoretti, poi grida al complotto, affermando che si è trattato di un'azione promossa da tutto il governo. Prima dice di volersi far processare – scrive ancora Crimi – poi non vuole più, poi vuole di nuovo. Ha cambiato idee talmente tante volte che è impossibile capire come la pensi veramente“. 

Rossomando (PD): “Difesa dei confini è fake news”

“Il ruolo del Parlamento è stabilire se sulla vicenda Gregoretti si sia rimasti nei confini che la Costituzione pone al potere politico, che non è e non può essere un potere assoluto, considerato che non abbiamo ancora conferito i pieni poteri al senatore Salvini e non lo hanno fatto neanche i suoi elettori. Non è poi rilevante se ci fosse la condivisione collegiale del Governo. Tra l'Altro l'ex ministro Salvini aveva avocato a sé, con il cosiddetto decreto sicurezza bis, ogni attribuzione e comunque questo non comporta un atto di preminente interesse pubblico. Oggi il senatore Salvini ha parlato di tutto, molto poco del fatto in sé e i fatti parlano di 131 persone su una nave militare italiana che è già territorio italiano, quindi la difesa dei confini rappresenta una fake news”, ha affermato la senatrice del Pd, Anna Rossomando, durante la dichiarazione di voto sul caso Gregoretti. “In ogni caso, una volta avvenuto lo sbarco, sarebbero seguiti tutti gli accertamenti necessari – ha proseguito – Salvini evoca direttamente il popolo, noi parliamo al popolo dei cittadini, quei cittadini fiduciosi che lo loro libertà personali inviolabili saranno sempre difese, rispettate e non violate da chi il potere politico”. 

Rampelli (FdI): “Si processi tutto il governo”

“Nessun ministro può intraprendere iniziative che coinvolgono il Governo in contrasto con il presidente del Consiglio che è politicamente responsabile degli atti di ogni singolo componente dell'esecutivo. A maggior ragione se si tratta di questioni che attengono alla sicurezza nazionale e alla difesa dei confini. Sembra davvero curioso quindi che a processo vada Salvini, che giustamente non si è sottratto perché rivendica le scelte politiche che ha fatto lio con tutto il governo, e non il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che aveva condiviso quella scelta co-decidendo con il suo ministro degli Interni. Come al solito, i Cinque Stelle si contraddistinguono per trasformismo e vigliaccheria“, ha afferamto il vicepresidente della Camera dei Deputati Fabio Rampelli di Fratelli d'Italia

Fratoianni: “In scelte Salvini e Lega toni ridicoli”

“Sul caso Gregoretti ci sono due questioni in tutta evidenza: una questione politica e una di merito. C'è innanzitutto un dato politico che sfiora il ridicolo: in questi mesi il protagonista di questa vicenda, Salvini, ha dichiarato in modo tronfio che lui sarebbe andato senza nessuna paura al processo, addirittura ha fatto votare i senatori della Lega a favore della Giunta delle autorizzazioni. Poi via via è stato sempre più in imbarazzo – ha afferamto Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana – Leu dai microfoni di La7 nel corso della trasmissione Aria che Tira – . Poi c'è una questione che riguarda il merito ed è assai più importante. Il Senato doveva decidere e ha deciso di autorizzare un potere autonomo dello Stato di giudicare rispetto alla legittimità di scelte e atti concreti compiuti da un ministro che riguardano la vita di persone e che sono stati motivati con la difesa dei confini e della sicurezza dello Stato. Io continuo a chiedermi, di fronte alla propaganda di Salvini, se una nave della Guardia costiera del nostro Paese, militari italiani quindi e non pericolosi sovversivi, con a bordo 131 poveri disgraziati che rischiavano di affogare, costituiva e costituisce un pericolo per l'Italia. Una tesi ridicola e offensiva“. 

Toti: “Solidale con Salvini”

Solidarietà a Matteo Salvini, che il Senato ha deciso di processare per aver fatto il suo lavoro da Ministro! Questa immagine rappresenta al meglio la giornata di oggi: la politica che abdica al suo ruolo, cioè quello di decidere, e affida ai tribunali il compito di dire se ua scelta sia politica o no. E soprattutto la politica che non ha neanche il coraggio di metterci la faccia. C'è chi ha difeso i confini italiani, come Salvini, e poi c'è il Governo giallorosso che difende solo queste poltrone, oggi vuote”, ha scritto il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, sulla sua pagina Facebook. 

Musumeci: “Condivido fiducia in pm di Salvini”

“Lo dico da una sede europea: condivido la piena fiducia nella magistratura espressa da Matteo Salvini, che saprà dimostrare la correttezza del proprio comportamento. La stessa fiducia vorrei poter avere nell'Unione europea che ad oggi ha lasciato l'Italia quasi da sola a presidiare il tormentato confine siciliano. Su di noi grava, infatti, essere 'la porta' dell'Europa e ci attendiamo sforzi e sostegno maggiori”, ha affermato il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci ai margini dei lavori, a Bruxelles, del Comitato delle Regioni. 

Europa Verde: “Giustizia che si muove contro chi non rispetta le norme”

“Il voto con cui il Senato ha concesso alla Magistratura l'autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini sul caso Gregoretti dimostra che nessuno, neanche il Ministro dell'Interno, può agire contro gli interessi della nazione. Perché, al di là della pantomima messa in atto da leader leghista circa una presunta difesa della patria, nel caso specifico egli ha agito contro una nave della Guardia Costiera italiana, tenendo in ostaggio, per oltre tre giorni, un equipaggio totalmente italiano”, affermano Elena Grandi e Angelo Bonelli, rispettivamente co-portavoce nazionale e coordinatore dell'esecutivo nazionale dei Verdi, nonché esponenti di Europa Verde. “L'operato di Salvini – proseguono – è stato un atto di crudeltà a scopi propagandistici, perpetrato sulla pelle di innocenti calpestando ogni più elementare diritto umano, le convenzioni internazionali sul diritto del mare, i trattati europei e la nostra Costituzione. Non si tratta, dunque, di un processo politico ma della giustizia che si muove contro chi non rispetta le norme di questo Paese. Il Governo – concludono i due ambientalisti – prenda atto della necessità di scrivere la parola 'fine' a chiusura della strategia politica dell'odio e si adoperi per modificare il Memorandum Italia-Libia e cancellare al più presto i decreti sicurezza, rendendo così più sicuro il nostro Paese e restituendo umanità e dignità non solo ai migranti ma a ciascuno di noi”. 

Manuela Petrini: