L'ultimo lavoro di Banksy aveva fatto la sua comparsa poco prima di Natale, in Cisgiordania. Il soggetto, la scena di una mangiatoia, posta davanti a blocchi di cemento, perforati da quello che appare come un colpo di mortaio. Una bimba scocca una freccia che esplode in fiori e foglie di plastica rosso fuoco. È il “biglietto” di San Valentino di Banksy, un murales apparso ieri pomeriggio su un edificio della città di Bristol, nella zona di Barton Hil, riferisce l'Agi.
Mistero
L'opera è stata “rivendicata” dall'artista che ha pubblicato una foto del murales sul suo profilo Instagram, senza tuttavia aggiungere commenti. Il nuovo graffito richiama l’iconico “Ballon Girl”, forse l'opera più famosa dell'artista la cui identità rimane un mistero. L'arte di strada è un complesso di pratiche ed esperienze di espressione e comunicazione artistico-visuali che intervengono nella dimensione stradale e pubblica dello spazio urbano, originariamente provviste di una fisionomia alternativa, spontanea, effimera e giuridicamente illegale, sottolinea Treccani.it. Stavolta la protagonista è una bambina che si improvvisa Cupido e, con una fionda, colpisce un cuore fatto di fiori e foglie di plastica rosse oppure secondo altri è proprio il dio alato la vittima a simboleggiare l'eterno binomio odio e amore. Chissà, forse il cuore che scoppia è lo stesso palloncino che appare in una delle sue opere più famose, Girl with Balloon. In ogni caso, osserva Rainews24, vista la coincidenza con la festa degli innamorati, per molti si tratta di un dono di San Valentino per i suoi concittadini.
L'origine
Banksy, ricostruisce Money.it, nasce come artista nella scena underground di Bristol, in Inghilterra, dove ha collaborato con artisti e musicisti. Le sue prime opere di graffiti e street art risalgono al 1990, per cui si ipotizza che l’anno di nascita di Banksy sia il 1974 (o giù di lì). Sulla sua identità sono presenti molte teorie, che porterebbero principalmente verso due indiziati: Robert Del Naja e Robin Gunningham. Banksy è Robert Del Naja? Robert Del Naja è membro e fondatore del gruppo musicale inglese Massive Attack, che prima di dedicarsi alla musica era un artista di graffiti, sotto il nome 3D (anche lui di Bristol). Banksy ha più volte affermato di essersi ispirato all’arte di 3D, e di stimarlo molto come artista; potrebbero dunque essere la stessa persona? Secondo il giornalista Craig Williams sì. Il giornalista ha infatti condotto un’inchiesta incrociando le date dei concerti dei Massive Attack con l’apparizione dei murales nelle città, che coincidevano perfettamente. Fino a Napoli, dove nel settembre del 2004, in seguito alla partita Napoli-Cittadella, Banksy realizza la “Madonna con la pistola”. Indizio questo che ricondurrebbe a Del Naja, il cui padre era napoletano e tifoso della squadra.
Prove scientifiche
La seconda teoria sull’identità di Banksy, secondo Money.it, condurrebbe a Robin Gunningham, artista britannico e studente della Bristol Cathedral Choir School. Ben due inchieste (ad opera del Mail on Sunday e della Queen Mary University di Londra) hanno affermato che Banksy è Robin Gunningham, avvalorando questa tesi con tanto di prove scientifiche. L’Università della Queen Mary ha, infatti, ricorso al cosiddetto “profilo geografico criminale”, che altro non è che il metodo utilizzato dalla polizia per trovare i criminali recidivi. Non solo, ad avvalorare questa tesi ci sarebbero tre video, che ritrarrebbero il noto street artist nel 1995 su Artnet, nel 2003 su ITV News e nel 2016. Quest’ultimo pubblicato da un utente di Youtube che, in una strada buia, incontra un uomo con cappuccio che ha appena finalizzato un graffito firmato Banksy. Il ragazzo cercherebbe di scappare, ma prima di farlo si volta e viene immortalato.