Crollo Marmolada, sindaco Canazei: “Sabato lutto in tutta la Val di Fassa”

Sabato 9 luglio tutta la Val di Fassa “sarà in lutto” in memoria delle vittime del crollo sulla Marmolada. Lo ha annunciato il sindaco di Canazei, Giovanni Bernard. “Ci saranno un minuto di silenzio, la sospensione di tutte le attività lavorative per un momento comune di raccoglimento e la messa di suffragio concelebrata dagli arcivescovi di Trento e Vicenza”, ha spiegato. Per tutta la giornata i comuni di Canazei, Moena, San Giovanni di Fassa, Mazzin, Soraga e Campitello di Fassa avranno le bandiere a mezz’asta.

Altri resti dalla Marmolata: il bilancio dei morti sale a 10

È di dieci morti e di una persona dispersa l’ultimo bilancio, ancora ufficioso, del disastro della Marmolada: gli operatori in quota, attivi per la prima volta da domenica, hanno recuperato i resti della decima vittima della frana causata dal crollo parziale del seracco.

I corpi identificati sono sei: oltre ai tre escursionisti veneti – Filippo Bari, Tommaso Carollo e Paolo Dani – e all’alpinista trentina, Liliana Bertoldi, sono stati riconosciuti dai famigliari due alpinisti della Repubblica Ceca. I dati sul disastro, dopo quattro giorni di incertezza, iniziano così a delinearsi attraverso i raffronti effettuati sulla base dei ritrovamenti e sulle segnalazioni delle famiglie delle persone reclamate.

Sette feriti, due sono gravi

Per quanto riguarda i feriti, “sette (tre dei quali ricoverati in Veneto) sono ancora in ospedale e un paio sono gravi”, hanno precisato il governatore del Veneto, Luca Zaia, arrivato al centro operativo dell’Aiut alpin di Canazei, ed il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, a margine del tavolo tecnico tra operatori di soccorso e forze dell’ordine di ieri sera.

Casellati: “Italia bellissima ma fragile”

Sempre ieri, ma nel pomeriggio, è arrivata a Canazei anche la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, che ha parlato di “una ferita non solo di questo territorio ma dell’Italia intera”, di una tragedia che “interroga le nostre coscienze. Dobbiamo riflettere perché abbiamo un’Italia bellissima ma fragile”.

Milena Castigli: