Il sabato del villaggio del calcio, racconta due storie. La conferma dell’Inter che passa a Venezia, vincendo un match complicato grazie ai gol di Calhanoglu e Lautaro Martinez, e si riporta da sola al terzo posto della classifica. E poi la caduta, l’ennesima, della Juve, che si fa uccellare in casa dall’Atalanta. Decide Zapata e per la Juve, è buio pesto.
L’Inter non molla
Vincono i campioni d’Italia, una partita complicata al Penzo contro il Venezia. Decisa alla mezz’ora da un gol di Calhanoglu con una gran botta da fuori e nel finale il sigillo di Lautaro su calcio di rigore. Parte bene la formazione di Inzaghi che crea molto in avvio, ma per passare ha bisogno del colpo da biliardo del turco. E prima dell’intervallo, ci pensa super Handanovic a blindare la porta nerazzurra, chiudendo su una conclusione mortifera di Aramu. Nella ripresa l’Inter vuole chiuderla, ma il Venezia non molla. Prima Skriniar poi Edin Dzeko, vanno vicini al raddoppio. Poi, in pieno recupero, Lautaro reclama un calcio di rigore. Marinelli va al var e lo assegna. Dal dischetto trasforma lo stesso Lautaro martinez. Vittoria di sostanza per i campioni d’Italia, che si riprendono il terzo posto assoluto a meno uno dal Milan e dal Napoli impegnate domani, i rossoneri in casa contro il Sassuolo, gli Azzurri al “Maradona” contro la Lazio. Per Inzaghi va bene così.
Juve al buio, l’Atalanta sbanca lo Stadium
E’ un momento decisamene no per la Juve che dopo la figuraccia di Londra in Champions, cade anche in campionato. All’Allianz contro l’Atalanta, tornano i fantasmi inglesi, con una Juve lenta, impacciata, mai in partita, con il primo tiro in porta della partita che arriva solo al minuto 95 con Dybala. Poco anzi, nulla. L’Atalanta fa il suo, la solita partita spumeggiante e Juve subito in affanno. Decide una rete di Zapata alla mezz’ora, e nonostante un’ora ancora da giocare, la Juve è rimasta a guardare, impietrita, a tratti mortificata dal gioco della Dea. Sorride Gasperini, sorride l’Atalanta che non vinceva a Torino addirittura dal 1982. Una vita. Stasera c’è riuscita, con pieno merito. Mastica amaro Allegri: lui e i suoi sono sono usciti dal campo tra i fischi di uno Stadium spazientito. Sconfitta pesante che allontana la Juve dalla zona Champions, dal quarto posto dell’Atalanta che ora dista sette punti. Gli orobici si confermano al quarto posto. Per la Juve, altra settimana di passione.
Sampdoria ed Empoli, rimonte vincenti
Torna a vincere la Sampdoria che s’impone per 3-1 in rimonta sul Verona. Tre punti d’oro per i doriani, sia per la classifica che per il morale. A Marassi vantaggio di Tameze, poi nella ripresa sale in cattedra la Samp che la ribalta con i gol di Candreva, Ekdal e Murru. In rimonta vince anche l’Empoli che fa suo (2-1) il derby toscano con la Fiorentina. I Viola dominano, tengono il campo con autorità, vanno avanti a inizio ripresa con il gol del solito Vlahovic. Finale all’arma bianca, con la Viola che molla gli ormeggi, mentre l’Empoli continua a crederci e spinge. E in appena due minuti, tra l’87esimo e l’89esimo, la ribalta grazie ai gol di Bandinelli e Pinamonti. Sconfitta pesante per la Fiorentina, complice un inspiegabile black out finale, che non toglie nulla alla caparbietà dell’Empoli, che ci ha creduto fino alla fine. E il risultato gli ha dato ragione.