Crisi Ucraina: il consigliere Usa Jake Sullivan incontra Draghi a Roma

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Il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan, dopo l’incontro con il consigliere diplomatico di Palazzo Chigi Luigi Mattiolo, a quanto si apprende in ambienti diplomatici, ha avuto un breve colloquio con il presidente del Consiglio Mario Draghi. L’incontro tra il consigliere per la sicurezza nazionale Usa e il consigliere diplomatico di Mario Draghi, è iniziato stamani verso le 9:20 a a Palazzo Chigi.

Yang incontra Sullivan a Roma: “Gli Usa on diffondano false informazioni”

Il consigliere per la Sicurezza nazionale Sullivan ha incontrato sempre a Roma anche il direttore della Commissione affari esteri del Partito comunista cinese Yang Jiechi. La Cina – riporta Ansa – invita ancora alla “massima moderazione” nella gestione della crisi in Ucraina, sottolineando l’importanza di proteggere i civili e di prevenire una crisi umanitaria su larga scala. Per affrontare la crisi, ha aggiunto Yang citato dalla Xinhua, “bisogna andare all’origine del problema e rispondere alle legittime preoccupazioni di tutte le parti”.

La Cina avverte gli Usa perché non diffondano “false informazioni per distorcere o screditare la posizione della Cina” rispetto alla crisi in Ucraina. E’ l’avvertimento lanciato da Jiechi che giunge all’indomani delle anticipazioni dei media secondo cui la Russia avrebbe chiesto assistenza militare alla Cina nell’invasione militare dell’Ucraina. La Cina sollecita gli Usa a “gestire le divergenze” ed “evitare conflitti e scontri” alla luce della complessa situazione internazionale.

Il capo della diplomazia del Partito comunista Jiechi ha affermato che i due Paesi hanno raggiunto un consenso per “migliorare la comprensione reciproca, gestire le divergenze, espandere il consenso e rafforzare la cooperazione”, secondo il network statale Cctv. Cine e Usa “dovrebbero rafforzare la cooperazione” nell’interesse dei due popoli e secondo le aspettative della comunità internazionale.

Infine, la Cina esprime “profonda preoccupazione” e “ferma opposizione” alle “parole e alle azioni sbagliate” degli Stati Uniti sulla questione di Taiwan, avvertendo che “qualsiasi tentativo di condonare e sostenere le forze separatiste” dell’isola “non avrà mai successo”. Il capo della diplomazia del Partito comunista ha “chiesto agli Stati Unti di riconoscere l’elevata sensibilità della questione di Taiwan, rispettando il principio della “Unica Cina”, nel resoconto della Cctv.

Milena Castigli: