Crisanti: “Oms è un baraccone da smontare. Gli asintomatici sono pericolosi”

"La Cina ha mentito", afferma il direttore del dipartimento di medicina molecolare e virologia all'Università di Padova. Cosa non ha funzionato nel contenimento mondiale della pandemia

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“Gli asintomatici sono pericolosi, in tutte le malattie infettive svolgono un ruolo cruciale nella biologia degli agenti patogeni per trasmettersi”, afferma a Radio24 il professor Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di medicina molecolare e virologia all’Università di Padova. “Una persona che sta male sta a letto, gli agenti patogeni sfruttano il nostro comportamento per trasmettersi sono quindi selezionati positivamente quelli che hanno fase asintomatica, è una questione di genetica e selezione naturale”.

Da capo

“L’Oms dice che gli asintomatici non sono un problema per assolversi da tutti errori fatti prima. Oms è un baraccone che va smontato e rifatto da capo– afferma Crisanti-. L’Organizzazione mondiale della sanità  è finanziato da industrie private e da pochi Stai dovrebbe invece fare interessi di tutta comunità mondiale. Abbiamo bisogno di una organizzazione diversa e indipendente. Trump ha fatto un errore a ritirare finanziamenti perché l’ha resa così più vulnerabile a influenze esterne, invece l’Oms deve essere finanziata da Stati membri senza interferenze esterne”. La situazione in Italia è fortemente differenziata tra le regioni. “La Lombardia è arrivata impreparata a questa epidemia e ha pensato che fosse un’influenza ma ha sbagliato l’impostazione perché l’epidemia si combatte sul territorio non con i ricoveri come influenza stagionale. La scelta si è rivelata fallimentare perché nessuno era preparato e non c’era cultura epidemiologica– sostiene Crisanti- C’è stata un po’ di presupponenza anche da parte nostra pensando di essere più bravi dei cinesi”.

Revisione

“E’ chiaro che i cinesi ci hanno somministrato solo la parte finale della curva, manca la parte esponenziale. La Cina ha mentito sull’inizio della pandemia, sul numero dei casi, sulla mortalità e sugli asintomatici. Una totale mancanza di trasparenza- evidenzia Crisanti- La Svezia ha fatto una scelta su un’ipotesi errata e adesso se ne stando pentendo, si va verso una revisione della strategia perché i casi sono tanti e la mortalità è tra le più alte in Europa”.