“Il ritorno in classe è il nostro obiettivo prioritario”. Lo dice il ministro della Salute Roberto Speranza in un’intervista sul Corriere della Sera, nella quale chiede di evitare “di far campagna elettorale sui vaccini, non buttiamo la battaglia di un Paese nella caciara politica e lavoriamo insieme”.
Zone gialle
L’indice Rt “dà segni di ripresa, dopo la Befana dovremo ripristinare il modello delle fasce di rischio e confermare le misure base delle zone gialle”, aggiunge. Resterà il coprifuoco, con “ristoranti e bar chiusi alle 18, chiusi piscine, palestre, cinema, teatri, stadi. Siamo ancora dentro la seconda ondata, Londra torna verso misure molto dure e anche noi abbiamo ancora troppi casi e troppi morti“.
AstraZeneca “è il vaccino che ha il rapporto più stretto con il nostro Paese. Io ho massima fiducia nell’Ema, ma il ritardo c’è e chiediamo chiarezza”. Otto milioni di dosi Pfizer entro il primo trimestre “sono sicure. Spero che il 6 gennaio Ema approvi Moderna, 1,3 milioni di dosi. Se poi arriva il sì ad AstraZeneca possono arrivarne molte altre”.
Si lavora “per somministrare da subito 470mila dosi a settimana. Dei sei vaccini acquistati dalla commissione Ue, all’Italia spetta il 13,45%. Ne abbiamo 202 milioni, più altri 13,5 di Pfizer, di cui metà dovrebbe arrivare nel primo semestre e l’altra metà nel secondo. Stiamo lavorando anche ad altri 10 milioni di Moderna”. Si renderanno pubblici “tutti i dati in tempo reale, regione per regione”.
Speranza difende Arcuri e Conte
Il Ministro della Salute difende il commissario Arcuri: “E’ stato maltrattato perché le siringhe sono costate di più, ma grazie a quelle siringhe e all’autorizzazione Aifa sull’utilizzo della sesta dose recuperiamo un 20% del vaccino Pfizer in più, che vale parecchi milioni di euro”.
Dalle Regioni gli arrivano “segnalazioni incoraggianti sull’adesione del personale sanitario, che è stato straordinario e conosce i danni da Covid. La volontarietà è la via maestra” poi “valuteremo i numeri e l’eventuale eccezione per alcuni segmenti, ma solo come subordinata”.
Il merito al premier Conte ha detto: “Giuseppe ha fatto un lavoro straordinario ed è un punto di equilibrio essenziale della relazione politica tra centrosinistra e M5S”.