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Covid in Spagna, Sanchez dichiara lo stato d’emergenza

Il premier spagnolo chiederà al parlamento l'estensione per sei mesi. Nel resto del mondo, la Colombia supera il milione di casi: è l'ottavo Paese a oltrepassare tale soglia

Allerta nazionale in Spagna, nel giorno in cui anche l’Italia annuncia restrizioni più severe per contenere la curva epidemiologica. Il premier spagnolo, Pedro Sanchez, ha infatti annunciato “lo stato di allerta nazionale” per far fronte alla nuova escalation di contagi nel Paese. Una misura che, per il momento, prevede un coprifuoco a livello nazionale, dalle 24 alle 6 del mattino, con disposizione di incontri fra persone non conviventi non superiori alle sei unità. Provvedimenti che saranno soggetti a possibili modifiche da parte delle regioni, alle quali viene garantita la possibilità di modificare gli orari (sia in riduzione che in allungamento) e di chiudere i confini qualora ritenuto necessario. Unico territorio escluso, quello delle Canarie: l’arcipelago di fronte al Marocco sta vivendo una situazione tutto sommato sotto controllo.

Spagna, Sanchez punta ai sei mesi

Per ora, lo stato d’emergenza sarà valido da qui alle prossime due settimane. Il premier, però, ha già fatto sapere che chiederà al Parlamento (step necessario) l’estensione per i prossimi sei mesi. L’obiettivo dichiarato è ridurre sensibilmente il numero di contagi nell’arco di 15 giorni, dagli attuali quasi 400 ogni 100 mila abitanti ad almeno 25. In attesa di sviluppi, quello dichiarato dal premier Sanchez (che nei giorni scorsi ha incontrato in Italia il premier Conte) è il terzo stato d’emergenza dall’inizio della pandemia, dopo quelli di marzo (in piena fase pandemica) e ottobre (che aveva chiuso l’area di Madrid, la più soggetta alla recrudescenza del virus). “Tutta l’Europa – ha detto Sanchez – sta prendendo misure per limitare gli spostamenti: stiamo vivendo una situazione estrema“.

Il Covid nel mondo

Dagli Stati Uniti, intanto, arriva la notizia della positività al Covid-19 di Mark Short, chief of staff del vicepresidente Mike Pence. Assieme a lui, vi sarebbero anche altri collaboratori, fra i quali il consigliere Marty Obst. In America latina, invece, è la Colombia a destare la preoccupazione maggiore: il Paese, infatti, è il terzo del continente a oltrepassare la soglia del milione di contagi dopo Brasile e Argentina (otto al mondo in totale, contando India, Usa, Spagna, Francia e Russia). Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità, è comunque il continente europeo a far registrare l’andamento peggiore. Toccando per il terzo giorno di fila il record di nuovi casi. L’Oms stima che, nelle ultime 24 ore, in Europa siano stati 465.319 i contagi di Covid-19: la metà del numero totale a livello mondiale.

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