Dopo tre settimane di sostanziale stabilità intorno a quota 1,2 mln, negli ultimi 7 giorni netta flessione dei nuovi casi Covid (-24,9%), che si attestano a poco più di 900 mila e dei casi attualmente positivi (-7,9%). Lo rileva il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe.
Riduzione che si registra in tutte le regioni (dal -7% del Molise al – 46,9% della Puglia) ad eccezione della Sicilia dove pesano i ricalcoli. La diminuzione dei casi, spiega Nino Cartabellotta, presidente Gimbe, “in parte è dovuto al calo dei tamponi totali (-8,1%) e in parte a una minore circolazione del virus, che però resta ancora molto elevata”.
Gimbe: “In 7 giorni netta flessione nuovi casi, -24,9%”
Per quanto riguarda i test, in particolare, rileva Gimbe, si registra un calo del numero dei tamponi totali (-8,1%), passati da 7.327.579 della settimana 19-25 gennaio a 6.731.291 della settimana 26 gennaio-1 febbraio, con una diminuzione sia dei tamponi rapidi (-312.410; -5,6%) che di quelli molecolari (-283.878; -16,5%). Scende la media mobile a 7 giorni del tasso di positività di tamponi molecolari (dal 22,9% al 19,7%) e antigenici rapidi (dal 14,0% all’11,6%).
Gimbe: in 7 giorni stabili ricoveri e -8,4% intensive
Resta ancora alta la pressione sugli ospedali a causa del Covid-19 ma, nella settimana dal 26 gennaio al primo febbraio, si iniziano a intravedere i primi miglioramenti. Rispetto alla settimana precedente, infatti, scendono dell’8,4% i ricoveri in terapia intensiva (passati da 1.691 a 1.549) e rimangono sostanzialmente stabili, con un -0,8%, i ricoverati con sintomi (scesi da 20.037 a 19.873). I decessi sono stati 2.581 e vedono, invece, un leggero aumento del 2,5%.
Guardando alle ultime due settimane, infatti, chiarisce Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari del Gimbe, il numero di pazienti Covid ricoverati in area medica sembra essersi stabilizzato (da 19.228 del 17 gennaio a 19.873 del 1 febbraio), mentre per le terapie intensive dopo un’iniziale stabilizzazione, la discesa è già evidente (da 1.717 del 17 gennaio a 1.549 del primo febbraio).
Quanto al tasso nazionale di occupazione dei posti letto da parte di pazienti Covid, al primo febbraio risulta essere del 30,4% in area medica e del 16% in area critica. Tutte le Regioni superano la soglia del 15% in area medica, con Valle d’Aosta e Liguria che sfiorano il 40%; ad eccezione di Basilicata e Molise, tutte superano la soglia del 10% in area critica.
“Si conferma un ulteriore calo degli ingressi giornalieri in terapia intensiva – puntualizza Marco Mosti, direttore operativo della Fondazione Gimbe – la cui media giornaliera scende a 115 ingressi al giorno rispetto ai 132 della settimana precedente”. La media dei decessi sale invece da 369 al giorno rispetto ai 360 della settimana precedente.
Gimbe: 7,4 mln senza una dose di vaccino
Nell’ultima settimana, riferisce Gimbe nel suo rapporto, scende il numero di somministrazioni di vaccini anti-Covid (3.276.925), con una media mobile a 7 giorni di 468.132 somministrazioni/die: diminuiscono del 16,5% le terze dosi (2.610.572) e del 10,2% i nuovi vaccinati (277.862).
Le coperture con almeno una dose di vaccino sono molto variabili nelle diverse fasce d’età (dal 98,9% over 80 al 32,7% della fascia 5-11 anni), così come sul fronte dei richiami, che negli over 80 hanno raggiunto l’85,3%, nella fascia 70-79 l’83,4% e in quella 60-69 anni il 78,7%. Al 2 febbraio nella fascia 5-11 anni sono state somministrate 1.607.472 dosi: 1.200.584 hanno ricevuto almeno 1 dose di vaccino (di cui 533.972 hanno completato il ciclo vaccinale), con un tasso di copertura nazionale che si attesta al 32,7% con nette differenze regionali (dal 18,5% della Provincia Autonoma di Bolzano al 49,8% della Puglia).
Per la terza dose, al 2 febbraio sono state somministrate 33.842.101 dosi booster con una media mobile a 7 giorni di 372.939 somministrazioni al giorno. In base alla platea ufficiale (42.518.205), aggiornata al 1/o febbraio, il tasso di copertura nazionale per le terze dosi è del 79,6% con nette differenze regionali: dal 72,9% della Sicilia all’85,8% della Valle D’Aosta.
Al primo febbraio “sono ancora 7,4 milioni le persone senza nemmeno una dose di vaccino, tra cui 2,46 milioni della fascia 5-11 anni e 693 mila della fascia 12-19 che influenzano la sicurezza delle scuole, oltre a 1,89 milioni di over 50 ad elevato rischio di malattia grave che alimentano i ricoveri in area medica e in terapia intensiva”. Lo afferma la Fondazione Gimbe nel suo rapporto settimanale indipendente (26 gennaio-1 febbraio). L’84,8% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino e l’80,9% ha completato il ciclo vaccinale. Il tasso di copertura terze dosi è al 79,6% con nette differenze regionali, rileva Gimbe.