Volevano dare l’ultimo saluto a Salvatore Ricciardi, storico militante dei movimenti della Capitale, ex Br e voce di Radio Onda Rossa, morto a Roma nei giorni scorsi all’età di 80 anni. Per questo stamattina circa cinquanta persone si sono radunate, nonostante i divieti previsti dalle misure di contenimento per la diffusione del coronavirus, sotto la sede della radio in via dei Volsci, nel cuore del quartiere ‘rosso’ di San Lorenzo per accompagnare il ‘compagno Salvo’ nel suo ultimo viaggio. A quanto ricostruito dalla polizia, un primo gruppo di circa 15 persone si era già radunato davanti al policlinico Umberto I aspettando l’uscita del feretro.
Il corteo bloccato
Una cinquanta di persone ha aspettato il carro funebre a San Lorenzo per omaggiarlo e accompagnarlo nell’ultimo viaggio verso il cimitero. Ad accompagnare Ricciardi, una scritta sulle mura Aureliane “Ciao Salvo, odio il carcere“, uno striscione, cori e alcuni slogan contro lo “stato di polizia”. Alcuni dei partecipanti indossavano le mascherine, tentando di rispettare le distanze di sicurezza. I partecipanti sono stati bloccati dalle forze dell’ordine e identificati. Qualche attimo di tensione e poi i manifestanti si sono dispersi. Sono 45 le persone identificate dai poliziotti della Digos intervenuti con i colleghi del commissariato San Lorenzo. Tra loro anche appartenenti a movimenti antagonisti e anarchici. Verranno sanzionati per non aver rispettato i divieti previsti dal decreto per il contenimento del coronavirus e rischierebbero anche una denuncia. Lo scrive Ansa.
Ricciardi
Salvatore Ricciardi, morto nei giorni scorsi all’età di 80 anni, era ricoverato da alcune settimane in ospedale per una caduta in occasione di un’iniziativa di lotta in favore dei detenuti a rischio di coronavirus. Una vita nei movimenti della Capitale, tra i fondatori dell’Autonomia Operaia romana, avrebbe deciso nella seconda metà degli anni ’70 di entrare a far parte della colonna romana delle Brigate Rosse. Arrestato nel maggio del 1980 e condannato all’ergastolo per il “caso Moro”, ottenne la completa libertà nel 2010.
Aldo Moro e le Br
Aldo Moro fu un politico, accademico e giurista italiano. Tra i fondatori della Democrazia Cristiana e suo rappresentante alla Costituente, ne divenne prima segretario (1959) e poi presidente (1976) e fu più volte ministro; cinque volte Presidente del Consiglio dei ministri, guidò governi di centro-sinistra (1963-68), promuovendo nel periodo 1974-76 la cosiddetta strategia dell’attenzione verso il Partito Comunista Italiano, attraverso il cosiddetto “compromesso storico”. Fu rapito il 16 marzo e assassinato il 9 maggio del 1978 dalle Brigate Rosse dopo una prigionia di 55 giorni nel covo di via Camillo Montalcini al civico 8.