Gli agenti della Squadra Mobile di Salerno stanno eseguendo dieci misure cautelari nell’ambito di un’inchiesta (29 gli indagati totali) coordinata dalla Procura della Repubblica, guidata dal procuratore capo Giuseppe Borrelli.
Ai domiciliari l’ex consigliere regionale
L’operazione della squadra mobile avrebbe fatto emergere tutta una rete di rapporti illeciti. Ventinove gli indagati in tutto: sono accusati a vario titolo di turbata libertà degli incanti, induzione indebita, associazione per delinquere ed un caso di corruzione elettorale.
Tra i destinatari delle misure cautelari c’è anche Giovanni Savastano (detto Nino) consigliere regionale ed ex assessore alle Politiche Sociali del Comune di Salerno, posto ai domiciliari.
Reato di corruzione elettorale
Proprio a Giovanni Savastano, consigliere regionale in quota “Campania libera”, scrive Ansa, viene contestato anche il reato di corruzione elettorale. Lo stesso reato è contestato a Fiorenzo Zoccola, presidente di una cooperativa sociale e gestore di fatto di altre coop che avevano in gestione la manutenzione ordinaria e conservativa del Comune di Salerno. Agli arresti domiciliari anche Luca Caselli, dirigente del settore ambiente.
Con il provvedimento è stato disposto il divieto di dimora, sempre a Salerno, degli imprenditori titolari delle cooperative, per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla turbata libertà degli incanti in merito all’aggiudicazione degli appalti.