Ha superato quota 870 mila il numero dei decessi legati al coronavirus nel mondo, secondo i dati dell’università americana Johns Hopkins. I contagi totali sono oltre 26,5 milioni.
Il Paese più colpito al mondo restano gli Stati Uniti, con quasi 118 mila morti e 6,2 milioni di casi accertati. Segue il Brasile con 125.500 vittime e quasi 4,1 milioni di contagi totali. In preoccupante ascesa l’India, con oltre 68 mila morti e quasi 4 milioni di casi.
Seguono Russia (17.600 morti, 1 milione 20mila infetti); Perù (29.440 morti; 670mila infetti); Colombia, Sud Africa, Messico (con 66.850 morti) e Spagna (29.418). Con più decessi dell’Italia (35.518), oltre a Usa, Brasile, India e Messico, c’è solo la Gran Bretagna (41.600).
Case farmaceutiche: “Impegno a sicurezza vaccino”
Le grandi case farmaceutiche impegnate nello sviluppo del vaccino contro il coronavirus si apprestano a impegnarsi pubblicamente a non chiedere l’approvazione dei governi fino a che non saranno certe della sicurezza dei loro prodotti. Lo riportano i media Usa.
Fra le società firmatarie ci sarebbero Pfizer, Moderna, Johnson & Johnson, GlaxoSmithKline e Sanofi. Si tratta di una mossa inconsueta che fa seguito ai timori su una corsa al vaccino. Le società si impegneranno anche a rispettare i più elevati standard scientifici ed etici.
Molti americani temono che la “corsa la vaccino” possa influire negativamente sul lavoro di controllo e sull’efficacia del prodotto finale.
“Riteniamo che questo impegno aiuterà ad assicurare la fiducia pubblica sui vaccini Covid-19 che alla fine saranno approvati e sul rispetto del processo regolamentare con sui sono valutati”, si legge in una bozza del comunicato a cui i big stanno lavorando e riportata dal Wall Street Journal.