Oggi, in Italia, il numero dei contagi registrati è pari a 1640. Gli attualmente positivi sono 46.114. Il numero delle vittime è in totale 35.758 . I casi totali sono 302.537. I guariti 220.665. I ricoverati in terapia intensiva sono 244. Le persone in isolamento domiciliare sono 43.212. I pazienti ricoverati con sintomi ammontano a 2.658. Il totale dei casi testati è pari a 6.455.762. I tamponi effettuati oggi sono 103.696, per un totale di 10.679.675.
La situazione regionale
La regione in testa alla classifica per maggior numero di positivi registrati è la Campania con 248. Seguono la Lombardia con 196 e il Lazio con 195 positivi. 150 sono le persone positive in Veneto. Nelle note del Bollettino del Ministero della Salute emerge che la Sicilia comunica che dei 89 nuovi casi positivi di oggi, 9 sono ospiti della Comunità “Biagio Conte” e 1 migrante (Hotspot Lampedusa). Mentre la Calabria comunica che dei 19 casi di oggi, 1 è migrante. Il Molise registra solo 3 casi e la Valle d’Aosta registra 2.
Possibile prossimo picco in Italia tra ottobre e novembre
Potrebbe arrivare a cavallo tra ottobre e novembre il prossimo picco della pandemia in Italia, secondo uno studio condotto da due ricercatori italiani, Giacomo Cacciapaglia che lavora all’Institut de Physique des 2 Infinis, Villeurbanne, Francia e Francesco Sannino, Università della Danimarca meridionale, Odense, Danimarca.
“Per l’Italia ci aspettiamo picchi di 30mila casi settimanali a cavallo tra ottobre e novembre ma si tratta di una cifra soggetta a variazioni che dipenderanno dall’efficienza e dall’efficacia delle misure di contenimento adottate, il margine di differenza che abbiamo calcolato è del 15 % per l’infection rate rispetto a quello della prima onda”. Così ha spiegato all’AGI Francesco Sannino, dell’Università Federico II di Napoli e dell’Università della Danimarca meridionale, Odense, commentando lo studio del suo team, che è stato pubblicato oggi sulla rivista Scientific Reports., dove è stato divulgato il modello matematico attraverso il quale sono riusciti a prevedere la seconda ondata di contagi in Europa.