Sono in calo nelle ultime 24 ore i nuovi positivi al Coronavirus; sono invece in aumento le vittime. Secondo i dati forniti dal Ministero della Salute in data 15 febbraio, sono7.351 i positivi al test del Coronavirus. Le vittime odierne sono 258, ieri sono decedute 221 persone.
Quante persone malate di Covid-19
In Italia scendono sotto i 400 mila i malati di Covid-19 – gli ‘attualmente positivi’ delle tabelle del ministero della Salute -, con un calo odierno di 4.685 unità. Il totale è ora di 398.098. I positivi al coronavirus non calavano sotto questa soglia dal 2 novembre scorso.
I tamponi effettuati
Sono stati 179.278 i test per il coronavirus (molecolari e antigenici) effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 205.642, quindi oltre 26 mila in più. Il tasso di positività è del 4,1%, a fronte del 5,3% di ieri (-1,2% in 24 ore).
Le terapie intensive
Sono 2.089 i pazienti in terapia intensiva per il Covid in Italia, secondo i dati del ministero della Salute, con un saldo giornaliero di 4 unità in più tra ingressi e uscite. Gli ingressi giornalieri in rianimazione sono stati 122. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono ora 18.515, con un aumento di 66 unità.
Il nodo piste da sci
Mentre non accenna a placarsi la protesta per la decisione del ministro Speranza di non far riaprire le piste da sci, alcune fonti – come riportato dall’Ansa – fanno sapere che la decisione è stata condivisa con il governo. Le stesse fonti rimandano alla nota diffusa dal ministero della salute in cui si ricorda che “il provvedimento tiene conto dei più recenti dati epidemiologici comunicati venerdì 12 febbraio dall’Istituto Superiore di Sanità, attestanti che la variante VOC B.1.1.7, detta variante UK e caratterizzata da maggiore trasmissibilità, rappresenta una percentuale media del 17,8% sul numero totale dei contagi. La preoccupazione per la diffusione di questa e di altre varianti del virus SARS-CoV-2 ha portato all’adozione di misure analoghe in Francia e in Germania”. Nella nota della Sanità si ricorda che sono previsti, “al più presto”, ristori per il settore.