Una bozza di decreto legge sulla fine dell’anno scolastico e sulle regole per la maturità sarà approvata domenica prossima in Consiglio dei ministri. Come ha anticipato Repubblica, in via assolutamente eccezionale “e solo per l’anno scolastico 2019-2020”, tutti gli alunni e gli studenti italiani passano per decreto alla classe successiva, anche quelli con insufficienze registrate nel primo quadrimestre, indipendentemente dalla gravità e dal numero delle insufficienze. Niente bocciati e rimandati dunque. Il decreto infatti prevede recuperi degli apprendimenti a partire dal 1 settembre 2020: un ripasso forzato di nozioni, e di programma, che i docenti via via valuteranno autonomamente. L’avvio dell’anno scolastico 2020-2021 regolare, per questo motivo, potrebbe slittare in avanti, oltre la data del 16 settembre. L’Esame di Terza media potrebbe ridursi a una tesina consegnata alla commissione (tutta interna) con valutazione finale del Consiglio di classe.
Maturità
Per l’esame della maturità la data spartiacque è lunedì 18 maggio. Se gli studenti torneranno a scuola entro quella data, e potranno fare quattro settimane di lezioni frontali, l’esame di Stato per il diploma superiore sarà “assimilabile” a quelli conosciuti. Prima prova scritta il 17 giugno, tema di Italiano unico e nazionale. La seconda prova, quella doppia, non avrà carattere nazionale e dovrà essere gestita dalla commissione interna (sei membri, tutti docenti della classe interessata all’esame). Poi, a partire da fine giugno, l’orale. L’ipotesi più probabile, tuttavia, è quella che prevede il 18 maggio non si rientri in classe. In questo caso, con gli studenti di quinta costretti a casa, salteranno entrambi gli scritti: Italiano e doppia prova. La valutazione finale dei maturandi – resterà “seria”, ha sottolineato la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina – sarà affidata in maniera esclusiva a un unico esame orale. Sarà lungo, almeno un’ora, e prevederà esercitazioni sulle materie caratterizzanti. Il dibattito su quanto peserà il maxi orale è rimandato a dopo Pasqua, ma i tecnici del ministero dell’Istruzione suggeriscono 60 punti sui 100 totali. Infine, ipotesi estrema da prendere in considerazione di fronte a una crisi epidemiologica ancora fuori controllo, è quello di far svolgere gli esami di Maturità online. La bozza del Dl Scuola dice: “Nell’ipotesi in cui le ragioni sanitarie” indichino come “non si possano svolgere esami in presenza” si può prevedere “la valutazione degli alunni, ivi compresi gli scrutini finali, anche in modalità telematiche”.