La Corea del Nord ha modificato la Costituzione durante l’Assemblea suprema del popolo, eliminando la clausola sull’unificazione e dichiarando la Corea del Sud “principale nemico”, come già indicato da Kim Jong-un. Inoltre, No Kwang-chol è stato nominato nuovo ministro della Difesa. Parallelamente, l’esercito ha annunciato il blocco delle strade e ferrovie verso il Sud e l’inizio di costruzioni difensive, in risposta alle esercitazioni militari congiunte di Seul e Washington. Pyongyang ha anche inviato un messaggio alle truppe americane al Sud per prevenire incidenti.
Corea Nord, approvate le modifiche alla Costituzione
La Corea del Nord ha modificato e integrato parti della Costituzione socialista, con un via libera unanime dell’Assemblea suprema del popolo, il parlamento locale, durante i lavori tenuti lunedì e martedì. Lo ha riferito l’agenzia di stampa Kcna, senza fornire dettagli sulle correzioni apportate, a partire dalla rimozione delle clausole sull’unificazione o sui nuovi confini nel mar Giallo in linea con un ordine impartito a gennaio dal leader Kim Jong-un. Il supremo comandante, in particolare, aveva disposto che la Corea del Sud fosse menzionata in forma esplicita come “principale nemico” dello Stato eremita e rimarcato l’impegno a “occupare completamente” la parte meridionale della penisola coreana in caso di guerra. In un incontro del Partito dei Lavoratori a dicembre 2023, inoltre, Kim aveva anche definito le relazioni intercoreane come tra “due Stati ostili”, rendendo inutili i concetti di “riconciliazione” e “unificazione”. In base a un accordo intercoreano del 1991, i legami tra le parti sono definiti come una “relazione speciale” provvisoriamente formata nel processo di ricerca della riunificazione, non come relazioni tra Stati. Nel frattempo, Pyongyang ha sostituito il ministro della Difesa nel corso della sessione parlamentare, richiamando alla carica No Kwang-chol, che già aveva guidato lo strategico dicastero nel 2018-19, in sostituzione di Kang Sun-nam: No, in particolare, fu coinvolto nel biennio nelle fasi più delicate dei vertici della Corea del Nord con il Sud e gli Usa, accompagnando Kim nei suoi viaggi a Singapore del 2018 e in Vietnam del 2019 per i colloqui con l’allora presidente americano Donald Trump.
La Corea del Nord blocca strade e ferrovie verso il Sud
L’esercito nordcoreano ha annunciato che bloccherà da oggi le strade e le ferrovie collegate alla Corea del Sud, puntando inoltre a costruire “forti strutture di difesa” in risposta alle manovre militari congiunte di Seul e Washington. “Il 9 ottobre sarà lanciato un progetto per scollegare del tutto le strade e le ferrovie” verso la “Corea del Sud e per “rafforzare le aree rilevanti della nostra parte con forti strutture di difesa”, ha riferito lo Stato maggiore dell’Esercito popolare di Corea, secondo un dispaccio rilanciato dall’agenzia statale Kcna. “Per il nostro esercito chiudere e bloccare in modo permanente il confine a sud con la Corea del Sud, il primo Stato ostile e nemico principale, nella situazione attuale è una misura di autodifesa per inibire la guerra e difendere la sicurezza della Corea del Nord”, ha riferito ancora la nota, in merito all’adozione di una “misura risoluta e forte” in risposta alla “situazione militare acuta” nella penisola coreana, tra le manovre militari del Sud vicino al confine e le “visite di risorse nucleari strategiche” Usa nella regione. L’esercito di Pyongyang ha riferito di aver inviato questa mattina “un messaggio telefonico” alle truppe americane al Sud per “prevenire errori di valutazione e conflitto accidentale sul progetto di fortificazione”. Gli Stati Uniti hanno dislocato circa 28.000 soldati al Sud per scoraggiare possibili aggressioni del Nord, una eredità della Guerra di Corea del 1950-53 conclusa con un armistizio, non con un trattato di pace.
Fonte: Ansa