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Coppa d’Asia rigorosamente al Qatar

Battuta a fatica in finale la Giordania (3-1) grazie a tre calci di rigore trasformati da Akram Afif

Nella vita, come nello sport, si è portati sempre a fare il tifo per il più debole. Figurarsi nel calcio, nella circostanza la Coppa d’Asia, dove in finale, contro il gigante Qatar, padrone di casa e campione uscente, è arrivata una sorpresa, la Giordania, che con fatica e sudore, ha centrato l’ultimo appuntamento, quello del sogno. Che è durato il volgere di appena sei minuti, quelli intercorsi tra il gol del pareggio giordano di Yazan Naimat che ha pareggiato il conto con il calcio di rigore di Akram Afif che l’ha sbloccata dopo appena 22 minuti di gioco, al gol partita, ancora di Akram Afif sempre su calcio di rigore. E in pieno recupero (alla fine saranno 18 minuti), stesso marcatore e sempre dal dischetto per il definitivo 3-1 che conferma il Qatar sul tetto d’Asia. Giordania che esce a testa alta dal Lusail Stadium, teatro della finale, lo stesso che nel 2022 aveva ospitato la finale mondiale tra Argentina e Francia. Ha vinto la squadra favorita che però ha faticato tantissimo, sia ai quarti che in semifinale, come nell’ultimo atto.

Finale inattesa

La finale meno attesa quella tra Qatar e Giordania, una sorte di Davide contro Golia, complice anche le tante big che strada facendo hanno lasciato il palcoscenico di Doha. Tante le sorprese in questa edizione, dall’eliminazione della Cina nella fase a gironi, a quella, dolorosa, dell’Arabia Saudita dell’ex Ct azzurro Roberto Mancini, battuto solo ai calci di rigore dalla Corea del Sud, poi punita in maniera clamorosa proprio dalla Giordania che ha guadagnato l’acceso alla finalissima del Lusail Stadium contro i padroni di casa e detentori del titolo del Qatar. Dolorosa anche l’eliminazione dell’Australia che pure era accredita alla vigilia per un posto tra le prime quattro.

Vince il Qatar

Finale invece a sorpresa, con la Giordania, generosa e coraggiosa, che sapeva fin dall’inizio che il miracolo lo aveva già confezionato arrivando alla finalissima, mentre il Qatar ha sofferto, e non poco, nella semifinale vinta per 3-2 contro l’Iran, in rimonta con un gol di Alkmoez ad una manciata di minuti dalla fine. E la Giordania ci ha provato, con coraggio, avendo tutto da guadagnare. Dopo lo svantaggio iniziale con il gol qatariota firmato dal rigore di Akram Afif, ha provato nella ripresa, riuscendo, a riprendere il risultato con il pari firmato da Yaman Al Naimat. Ma è stato un fuoco di paglia, perché la squadra di casa, trascinata dalla gente del Lusail, ha ripreso ad imprimere alla gara un timbro indelebile. E poco importante che i gol che sono valsi la Coppa, siano arrivati tutti dal dischetto, con Akram Afif che di rigore ne ha firmati in totale tre portandosi a casa anche il pallone. Finisce qui, una meravigliosa edizione della Coppa d’Asia, in un Paese, il Qatar che non finisce mai di stupire. Stadi all’avanguardia già apprezzati durante il mondiale del 2022, logistica di primissimo livello, neppure una sbavatura. Il futuro da queste parti si può scrivere. In questi stessi giorni è in corso di svolgimento anche il mondiale di pallanuoto in impianti all’avanguardia, straordinariamente belli.

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