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Crescita di contagi in Umbria e Marche: il bollettino dell’8 febbraio

Il bollettino: quasi 8mila nuovi contagi in Italia. Due varianti Covid stanno dilagando tra Marche e Umbria: l'inglese e la brasiliana

Oggi, 8 febbraio, sono stati 7.970 i nuovi casi di coronavirus in Italia, con 307 morti. Lo riporta il bollettino odierno del Ministero della Salute. I tamponi effettuati sono stati 144.270, con un indice di positività di 5,5%. Nelle 24 ore precedenti i nuovi casi erano stati 11.641 e i morti 270.

Le vittime ufficiali salgono a 91.580, mentre i casi totali sono ora 2.644.707. Gli attualmente positivi sono scesi a 419.604, quindi 7.420 in meno di ieri. I guariti e i dimessi sono 2.133.523 (+15.082), mentre in isolamento domiciliare ci sono 397.934 persone, in calo di 7.717 unità.

Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 2.143, in aumento di 36 unità rispetto a ieri, nel saldo tra entrate ed uscite. Gli ingressi giornalieri sono stati 139. I ricoverati con sintomi sono invece 19.527, in aumento di 261 rispetto a ieri.

L’Emilia Romagna è la regione con maggior numero di casi

La regione con più casi giornalieri è l’Emilia Romagna (+1.273, da giorni in crescita), seguita da Campania (+1.189, altra regione con dati da monitorare), Lombardia (+895), Lazio (+782) e Toscana (+523). I casi totali da inizio epidemia – scrive Repubblica – sono 2.644.707.

Continua crescita ricoveri in Umbria: toccata quota 500

Nel primo giorno di zona rossa nella provincia di Perugia e in sei comuni di quella di Terni, non si ferma in Umbria la crescita dei ricoverati Covid. A oggi sono 500, 16 in più di ieri, 77 dei quali (+4) in terapia intensiva. I nuovi positivi registrati nell’ultimo giorno sono stati 190, i guariti 66 e i morti sei (840 in totale). Con gli attualmente positivi a quota 6.902, più 118. I tamponi analizzati sono stati 754 e i test antigenici 1.390. Con un tasso di positività del 25,1 per cento sui molecolari e dell’8,86 totale.

Per arginare la diffusione dei contagi in ambiente sanitario sono state intanto sospese fino al 21 febbraio negli ospedali dell’Umbria le attività chirurgiche di ricovero “programmate procrastinabili” e quelle di specialistica ambulatoriale “procrastinabili“. Lo hanno comunicato con una lettera ai direttori generali delle Aziende sanitarie e ospedaliere, il commissario regionale per l’emergenza Covid, Massimo D’Angelo e il direttore alla Salute della Regione Umbria, Claudio Dario.

Le varianti inglese e brasiliana colpiscono Umbria e Marche

Sono due le varianti che stanno dilagando tra Marche e Umbria: l’inglese e la brasiliana. Insieme hanno costretto alla chiusura la provincia di Perugia e pate di quella di Terni. Nelle Marche il presidente Francesco Acquaroli è la situazione di Ancona dove metà dei contagi, che hanno superato quota 200 da settimane, dipende dalla variante inglese già dilagante in Umbria. Il dipartimento prevenzione dell’Asur – scrive Il Resto del Carlino – è allertato soprattutto dai focolai in ambito scolastico.

Sale ancora il numero dei medici morti

Salgono a 312 i medici morti in Italia durante la pandemia di Covid-19. Bruno De Luca, medico radiologo, e Roberto Puleo, medico anestesista in pensione che continuava a esercitare, sono le ultime due vittime aggiunte all’elenco aggiornato dalla Federazione nazionale Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri (Fnomceo).

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