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Commissione Ue: ridotte le stime di crescita del Pil

Tra i fattori di rischio sono stati individuati la guerra in Ucraina la stretta monetaria e i rischi climatici

La Commissione europea ha ridotto le stime riguardati la crescita del Pil. Tra le fonti di incertezza e rischio sono state indicate la guerra in Ucraina, la stretta monetaria e i crescenti rischi climatici.

Le stime sul Pil

La Commissione europea riduce le stime sulla crescita del Pil. Nell’eurozona è attesa a +0,8% nel 2023 (da +1,1% atteso delle previsioni di primavera) e +1,3% nel 2024 (da +1,6%). In Italia è atteso nel 2023 in crescita dello 0,9% (da +1,2%) e +0,8% nel 2024 (da +1,1%). Lo annuncia l’esecutivo comunitario parlando di “slancio ridotto” della crescita nella prima metà dell’anno. A peggiorare in modo significativo sono le attese sul Pil della Germania, che è visto ora in calo dello 0,4% nel 2023, per crescere poi dell’1,1% nel 2024. Si tratta di un taglio di 0,6 punti percentuali per quest’anno visto che nelle previsioni di primavera la Germania era attesa crescere dello 0,2% nel 2023 e dell’1,4% nel 2024.

I fattori di rischio

La Commissione indica quindi come ulteriori “rischi” e “fonti di incertezza” la guerra in Ucraina e la stretta monetaria. Emergono tra i fattori di rischio anche “i crescenti rischi climatici”. L’inflazione è attesa nel 2023 al 5,6% nell’eurozona (da 5,8%) e al 2,9% nel 2024 (da 2,8%). In Italia al 5,9% e al 2,9% quest’anno e il prossimo.

Fonte: Ansa

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