Secondo i dati del panel intergovernativo sul clima presentato dall’Onu, i nubifragi e gli uragani legati al clima che cambia uccidono sempre di più nel mondo, i rischi aumentano anche in Europa e si fa sempre più urgente il taglio delle emissioni inquinanti.
Le aree altamente vulnerabili
“Quasi la metà della popolazione mondiale vive in aree altamente vulnerabili ai cambiamenti climatici. Negli ultimi dieci anni il numero dei morti per siccità, nubifragi e uragani è stato quindici volte più alto” e pure l’Europa rischia un aumento di morti e persone a rischio per lo stress da calore. Così gli esperti di clima dell’Onu nella sintesi per i decisori politici del ‘6/o Rapporto di valutazione’ avvertendo che “in questa decade un’azione accelerata di adattamento ai cambiamenti climatici è essenziale. Nel frattempo, occorre tagliare subito le emissioni di gas serra in tutti i settori e dimezzarle entro il 2030“.
La situazione dell’Italia
L’Italia è soggetta ai rischi tipici dell’Europa Mediterranea, alcuni dovuti a peculiarità del cambiamento climatico, altri alla particolare vulnerabilità di ecosistemi e settori produttivi: dalla diminuzione della precipitazione (con conseguenze sulla disponibilità di risorse idriche) alla vulnerabilità delle coste, dall’importanza economica del settore turistico alla vulnerabilità degli ecosistemi terrestri e marini, minacciati anche da sovrasfruttamento e inquinamento.
Fonte: Ansa