“Non è tempo di slogan ma di concrete riflessioni sulla ripresa– afferma il presidente di Anla Edoardo Patriarca-.Nella concretezza della quotidianità dobbiamo prenderci cura della vita quando è fragile, penso quindi agli anziani, che ci stanno a cuore come Associazione, ma anche a tutte quelle persone che, non autosufficienti, hanno bisogno di cure a casa e di una continua assistenza. Gli anziani, e non solo, non autosufficienti sono completamente a carico delle famiglie, che già messe a dura prova quotidianamente, hanno visto in queste ultime settimane di isolamento aggravarsi la loro posizione. È tempo di non lasciarli più soli. Lo dico come presidente di un’Associazione che ha nel dialogo intergenerazionale il suo punto di forza”.
Radici
Nell’emergenza Covid, l’Associazione nazionale lavoratori anziani (Anla) richiama l’attenzione sul ruolo delle badanti “più che mai da considerare una risorsa chiave nel sistema di welfare“. Il presidente nazionale Edoardo Patriarca aggiuge: “Gli anziani, i nostri cari, sono le nostre radici e prendersi cura di loro non è semplicemente un dovere sociale, è un atto d’amore. Se la nostra società deve ripartire, deve ripartire con il passo giusto e questo si può attuare aiutando da subito le famiglie in difficoltà”.
Caregiver
Patriarca richiama la necessità di un censimento serio e rigoroso delle Rsa e delle strutture di accoglienza per minori e persone in difficoltà, e richiama l’attenzione sui bisogni e le urgenze delle famiglie che devono garantire cure domiciliari ai propri cari, spesso anziani non autosufficienti. “La presa in cura delle persone non autosufficienti, spesso anziani ma non solo, da parte delle famiglie nelle proprie case, il caregiver, è oggi più che mai da considerare una risorsa chiave nel sistema di welfare- sottolinea il presidente di Anla-. Non basta solo dirlo, proclamarlo o chiederlo. Occorre fare, fare in fretta e bene. Questo sistema ha un drammatico e urgente bisogno di supporto”.
Non autosufficienti
Patriarca prospetta anche un possibile percorso: “Le strade per aiutare queste famiglie e quindi questi anziani, queste persone non autosufficienti in difficoltà, potrebbero essere due. Da un lato l’Inps potrebbe provvedere con un’erogazione diretta ai beneficiari, avvalendosi delle risorse del Fondo triennale per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare, dall’altro si potrebbe creare un fondo di emergenza da trasferire ai comuni per erogazione a favore di caregiver, una modalità analoga al fondo buoni spesa: i destinatari sono soggetti primari di cura”. Patriarca indica la necessità di tutelare quella fascia di over 75 così duramente colpita dalla pandemia: “Gli anziani, i nostri cari, sono le nostre radici e prendersi cura di loro non è semplicemente un dovere sociale, è un atto d’amore. Se la nostra società deve ripartire, deve ripartire con il passo giusto e questo si può attuare aiutando da subito le famiglie in difficoltà”.