Il 23 Marzo ricorre il primo anniversario della scomparsa di Carlo Casini, storico fondatore del Movimento per la Vita Italiano e infaticabile promotore della dignità della vita umana nascente.
Ne dipinge un bel ricordo il Centro Studi Livatino, come magistrato dapprima; successivamente come fondatore del Movimento per la Vita e infine, per lunghi decenni, come difensore della vita nei Parlamenti d’Italia e di Europa.
Sulla scia di quanto scritto nel 1981 dal Giovanni Cantoni sulla rivista Cristianità, che metteva in evidenza il campo dell’opera apostolica da svolgere dopo l’esito referendario che decretava l’ingresso dell’aborto, l’opera di Carlo Casini insistette.
Occorreva ricostruire, secondo Cantoni, le trincee a difesa della verità morale e giuridica, soprattutto della verità in ordine alla dignità umana della vita nascente. Quelle trincee erano rimaste sguarnite. Donne e uomini coraggiosi avrebbero dovuto ricominciare da capo la missione affinché queste verità fossero riscoperte, per divenire poi costume vissuto e riverberarsi in leggi giuste.
Carlo Casini ha dato l’esempio di questo lavoro umile, paziente, incessante.
Nel 1980, dopo aver fondato il Movimento per la vita, egli diede origine ai Centri Aiuto alla Vita (C.A.V.), al progetto Gemma, alle case di accoglienza per i bambini e le loro madri. Quest’opera ha preservato la vita di decine di migliaia di bimbi che rischiavano la morte, con la gioia delle loro madri.
L’augurio è che la battaglia per la vita possa continuare sulle orme di un’eredità morale grandissima come quella lasciata da Carlo Casini.