E’ ancora caccia all’uomo in Canada, dove 10 persone sono state uccise lo scorso 5 settembre in una serie di accoltellamenti in alcune remote e isolate comunità del Saskatchewan, una provincia centrale del Paese. I feriti sono stati 18. Uno dei due ricercati è stato trovato morto, ha riferito la polizia.
I due si erano dati alla fuga dopo aver ammazzato a accoltellato 10 persone in 13 zone dei villaggi di James Smith Cree Nation e di Weldon, dove le comunità locali hanno dichiarato lo stato d’emergenza. L’allerta è stata estesa all’Alberta e al Manitoba.
I soccorritori hanno raccontato di scene raccapriccianti al loro arrivo. La dinamica del massacro, sostengono gli esperti, fa pensare che i due conoscessero le loro vittime, anche se per la polizia qualcuno è stato invece accoltellato a caso. Hanno bussato e hanno ucciso casa per casa in modo casuale.
Morto uno dei killer
Le ferite che hanno causato la morte di Damien Sanderson, 31 anni, uno dei due killer del Saskatchewan, non sembrano essere autoinflitte, ha spiegato Rhonda Blackmore, assistente del commissario della polizia reale canadese in una conferenza stampa riportata dalla Cnn.
Aveva “ferite visibili” che non erano autoinflitte, ha evidenziato Blackmore, sottolineando che “non possiamo dire con certezza come Damien sia morto, potrebbe essere stato ucciso da suo fratello Myles”. Myles, 30 anni – il secondo ricercato – è ancora latitante e potrebbe essere ferito.
Il killer in fuga è ancora a Regina
La polizia canadese ritiene che Myles Sanderson, possa trovarsi ancora a Regina, città da 200.000 abitanti capitale dello Saskatchewan, quindi non lontano dal luogo della strage. L’altro è stato trovato morto “in un’area verde vicino ad una casa che la polizia stava perquisendo”, ha aggiunto in una conferenza stampa l’assistente del commissario della polizia reale canadese senza precisare se questa abitazione si trovi a Regina o meno.
I due erano già noti alle forze dell’ordine, scrive FanPage: erano stati accusati di omicidio, tentato omicidio e furto con scasso.
Trudeau: “Tragedie come queste sono diventate fin troppo comuni”
Il primo ministro Justin Trudeau, in un video condiviso sui social, ha affermato che gli attacchi sono stati scioccanti e strazianti. “Questo tipo di violenza non ha posto nel nostro Paese”, ha detto. “Purtroppo, negli ultimi anni, tragedie come queste sono diventate fin troppo comuni”, ha concluso.