Quindici minuti di Consiglio dei ministri sono bastati per decidere chi sarebbe stato il nuovo commissario alla Sanità della Regione Calabria. Un quarto d’ora per sbrogliare una matassa che si prolungava ormai da qualche settimana dopo le defezioni, per motivi diversi, di Cotticelli, Zuccatelli e Gaudio. A ricoprire il ruolo, sarà ora Guido Longo, ex prefetto di Vibo Valentia. Una nomina che dovrebbe risolvere il caos che aveva interessato la Sanità calabrese nelle ultime settimane, e che aveva visto una prima risposta con l’annuncio della collaborazione di Gino Strada e della sua Emergency. Nel decreto di nomina si spiega che il commissario entrerà in carica “con cadenza semestrale… ferme restando le verifiche trimestrali ed annuali previste dalla normativa vigente”.
Il nuovo commissario per la sanità calabrese è il prefetto Guido Longo. Un uomo delle istituzioni, che ha già operato in Calabria, sempre a difesa della legalità.
— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) November 27, 2020
Un uomo delle Istituzioni
Guido Longo, catanese di 68 anni, ha già prestato servizio come investigatore della Squadra mobile di Palermo, nella sezione Narcotici e Omicidi. Da qui, è passato alla Direzione investigativa antimafia, dove ha indagato sull’attentato a Giovanni Falcone, del 23 maggio 1992. Una candidatura che ha superato in volata quella di Agostino Miozzo e che affida il delicato ruolo di commissario a quello che il premier Conte ha definito “un uomo delle istituzioni, che ha già operato in Calabria, sempre a difesa della legalità”. Come ricorda il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, “il prefetto Guido Longo” è “un uomo che da sempre si è battuto per la legalità e contro la criminalità organizzata, è la scelta giusta per la sanità calabrese. Con questa decisione lo Stato saprà far sentire la sua presenza”.
Prima del suo passaggio a Vibo Valentia, Longo ha ricoperto l’incarico di questore di Caserta (2009). Poi di nuovo Palermo, sempre come questore, prima del ritorno in Calabria, dove aveva già ricoperto (a Reggio) il ruolo di dirigente della locale Squadra Mobile.