Il campionato cambia padrone. Cade il Napoli battuto in casa dall’Atalanta e in testa stasera c’è il Milan di Pioli (2-0 alla Salernitana). Un punto sotto c’è l’Inter di Inzaghi corsara nell’Olimpico giallorosso, mentre il Napoli scivola al terzo posto. Quarta la Dea di Gasperini a meno quattro dalla vetta. Poi, il vuoto. Una poltrona per quattro, con Milan, Inter, Napoli e Atalanta racchiuse nello spazio di un fazzoletto. Campionato bellissimo.
Emozioni e gol al “Diego Armando Maradona”. Il colpo porta la firma dell’Atalanta che sbanca Napoli e si propone autorevole candidata nella corsa al titolo. Malinovskyi porta in vantaggio la Dea dopo una manciata di minuti. La partita si accende e il Napoli la riprende al tramonto della prima frazione grazie al gol di Zielinski. Il pari dura poco, perché la ripresa è da fuochi d’artificio. Il Napoli insiste e in avvio mette la freccia e si porta per la prima volta in vantaggio. Ma l’Atalanta ha sette vite e ci mette un niente a rientrare in corsa. Demiral trova il pari con poco più di venti minuti da giocare. Il Napoli accusa il colpo del parti, si disunisce, mentre la Dea continua a spingere ventre a terra. Freuler trova il gol del sorpasso che gela il maradona e lancia in orbita l’Atalanta. Che nel finale continuia a disegnare grande calcio, ne ha di più e porta a casa una vittoria che vale tantissimo. Gasperini blinda il quarto posto, allungando a +9 sulla Roma, ma vola a meno due dal Napoli che intanto in vetta viene scavalcato da Milan e Inter. Per gli Azzurri, decimati dagli infortuni, un briusco ritorno alla realtà, dopo il pari in rimonta subito dal Sassuolo. Per l’Atalanta, sono sogni di gloria.
Milan, tutto troppo facile
Tutto facile, troppo facile per il Milan che a San Siro nel primo anticipo della sedicesima giornata, batte comodamente la Salernitana. Match chiuso già all’intervallo, grazie ai gol di Kessie e Saelemaekers. Neanche si inizia e il Milan è già avanti. A sbloccarla ci pensa Franck Kessié, che dall’altezza del dischetto del rigore finalizza dopo uno spunto di Leao. La Salernitana accusa il colpo e Brahim Diaz sfiora poco dopo il colpo del ko. Il Milan giganteggia, va fuori Pellegri, infortunato. Il Diavolo continua a fare la voce grossa e trova il raddoppio a stretto giro. Imbucata di Leao, palla a Brahim Diaz che serve a rimorchio per Saelemaekers che infila all’angolino sul secondo palo con un sinistro imparabile. Salernitana non pervenuta, con il Milan che controlla agevolmente e al tramonto della prima frazione sfiora il terzo gol a ripetizione. Ripresa senza acuti, con il Milan in totale controllo che vince e si porta in testa al campionato.
Troppa Inter per la Roma
Passeggia l’Inter all’Olimpico sui resti di Roma. Non quella antica, ma sulla moderna Roma di Mourinho che scivola nettamente in casa davanti ai Campioni d’Italia (3-0). Che dominano nell’Olimpico giallorosso. Partita mai in discussione, con la Roma che nonostante le tantissime assenze, ci prova, mettendoci cuore. E basta. Perché in campo la qualità nerazzurra splende sotto i riflettori del Foro Italico. Sblocca Calhanoglu da calcio d’angolo sorprendendo l’addormentata difesa giallorossa, raddoppia a stretto giro l’ex Edin Dzeko che non esulta. Fa tris Dumfries. Tutto in un primo tempo dominato dalla Beneamata, con la Roma toccata subito duramente e incapace di reagire. Ripresa accademica, con i nerazzurri a dosare le forze in vista del Real e la Roma a provare qualche ripartenza per rendere meno pesante la sconfitta. Vince, nettamente, l’Inter. Con pieno merito.