Bruxelles: nuova proposta per gli aiuti “de minimis” agli agricoltori

La misura ipotizzata ha l’obiettivo di sostenere il settore agricolo comunitario

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La Commissione europea ha dato avvio ad una consultazione pubblica con l’obiettivo di elevare a 37mila euro il tetto di aiuti “de minimis” che, ogni Stato membro, può concedere alle aziende agricole senza la preventiva autorizzazione di Bruxelles.

La proposta

Portare da 25mila a 37mila euro il tetto degli aiuti ‘de minimis’ che uno Stato membro può concedere a ogni azienda agricola senza il preventivo via libera di Bruxelles. Questa una delle proposte di modifica del regime di aiuti di importo limitato per il settore agricolo su cui la Commissione europea ha avviato oggi una consultazione pubblica, che rimarrà aperta fino al 21 luglio nell’ottica di adottare la modifica “il prima possibile”, assicura Bruxelles in una nota.

Gli obiettivi

La modifica è un ulteriore tassello nella risposta di Bruxelles alle proteste dei trattori e del comparto agricolo che nei mesi scorsi hanno scosso molti Paesi Ue. Nello specifico, Bruxelles propone di alzare il tetto di aiuti fino a 37mila euro in tre anni “per tener conto dell’inflazione” e di calcolare l’importo massimo su un periodo di tre anni, invece che su tre esercizi finanziari come avviene ora. Per migliorare la trasparenza, inoltre, Bruxelles vuole rendere obbligatorio il registro centrale degli aiuti de minimis a livello nazionale o europeo, oggi solo facoltativo. La revisione prolungherà il regolamento fino al 2032 (ora è in scadenza a fine 2027). “Le modifiche mirate proposte renderanno più facile e più veloce per gli Stati membri fornire aiuti di piccola entità aumentando i massimali di esenzione”, ha rivendicato Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza.

Fonte: Ansa