“Abbiamo oggi la concreta possibilità non solo di metterci alle spalle la pandemia, ma di uscirne meglio rispetto a come ci eravamo entrati”. Così il ministro della Pubblica amministrazione (P.a.), Renato Brunetta, in un’intervista alla Stampa uscita oggi, 2 aprile.
Secondo il ministro, servirebbe “un grande processo di semplificazione delle norme burocratiche e di reclutamento del capitale umano necessario per rinnovare le competenze di una P.a. che, nell’ultimo decennio, è stata desertificata dal blocco del turnover e dai pensionamenti”.
“Abbiamo bisogno di procedure semplici e di figure professionali adatte: ingegneri, informatici, economisti, manager”, spiega Brunetta. “Prenderemo tutti quelli che saranno necessari, né di più né di meno”, continua.
Contratti a termine nella pubblica amministrazione
Con contratti a termine? “Sì – risponde -, ma di cinque anni e finanziati dagli stessi progetti che si andranno a realizzare”. “Ci sarà un portale per reclutare le persone”. Il ministro rileva come ci sia già “un forte rimbalzo del Pil”. Poi, “abbiamo un governo che è sostanzialmente di unità nazionale, se si esclude la bravissima Giorgia Meloni”.
“Guerra ai fannulloni”
A suo avviso “se vogliamo cogliere l’opportunità della crisi per andare oltre, bisogna mettere al centro i volti della Repubblica”, ovvero “i 3,2 milioni di dipendenti pubblici, cui vanno aggiunti i cosiddetti burocrati, da non confondere con la cattiva burocrazia”.
Interpellato sulla guerra ai “fannulloni” dichiarata 13 anni fa, ribatte: “Io non sono cambiato e anzi rivendico tutto quanto feci in quella mia prima stagione, le considero due facce della stessa medaglia”.