Nella giornata di oggi, le Borse cinesi, hanno chiuso vicino ai massimi intraday a causa dell’intervento diretto più corposo di Pechino che, attraverso un fondo statale, ha ampliato la gamma di ETF in portafoglio. Nelle prossime ore, presidente Xi Jinping riceverà un rapporto delle autorità di regolamentazione sui mercati finanziari.
Il rialzo
Le Borse cinesi rimbalzano e chiudono vicino ai massimi intraday, nel mezzo degli sforzi di Pechino per arginare il tracollo dei listini, tra cui figurano anche le avvisaglie di intervento diretto più robusto: l’indice Composite di Shanghai vola del 3,23%, a 2.789,49 punti, mentre quello di Shenzhen balza del 5,14%, a quota 1.506,79.
Le motivazioni
Il rally è stato alimentato soprattutto dal fondo statale cinese Central Huijin Investment che ha riferito di aver ampliato la gamma di ETF in portafoglio, con l’intenzione di puntare su quelli azionari cinesi e di “salvaguardare il funzionamento stabile dei mercati dei capitali”.
Il rapporto
Il presidente Xi Jinping riceverà un rapporto delle autorità di regolamentazione sui mercati finanziari cinesi, in un’iniziativa segnalata come prova dell’urgenza di Pechino per arginare il crollo dei listini di Borsa. Lo riporta Bloomberg, citando fonti vicine al dossier, secondo cui la China Securities Regulatory Commission (Csrc, la Consob cinese) fornirà forse già stasera alla massima leadership del Paese un aggiornamento sulle condizioni del mercato e sulle ultime iniziative adottate.
Le precedenti perdite
Circa 7mila miliardi di dollari di valore sono stati spazzati via dalle Borse di Cina e Hong Kong dai picchi raggiunti nel 2021. Le autorità hanno emesso una raffica di annunci di sostegno dei mercati, ma ogni sforzo fatto ha avuto un effetto di breve durata. Xi, per altro verso, ha mostrato segni di crescente coinvolgimento nella questione delle politiche finanziarie ed economiche della nazione, inclusa una visita senza precedenti alla Banca centrale (Pboc) fatta alla fine del 2023.
Fonte: Ansa