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Borgonzoni: “Educhiamo i giovani al bello dell’Arte”

In occasione del Giubileo degli Artisti, Interris ha incontrato Lucia Borgonzoni, Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura e il Card. José Tolentino de Mendonça, Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione

Come riuscire oggi a comunicare l’Arte? In che modo la Speranza, cuore di questo anno Giubilare, si inserisce nella cultura e nella bellezza di una immagine audiovisiva? “L’arte è speranza per eccellenza – ha detto Lucia Borgonzoni, Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura – e sono gli stessi giovani a chiedere la speranza di essere qualcosa di diverso. L’arte riesce in questo, permettendo a tutti di fruire della cultura”.

La cultura è una grande speranza

La Senatrice Lucia Borgonzoni, intervistata da Interris, ha sottolineato la necessità di educare i giovani a comprendere le immagini e i linguaggi che vengono usati che possono avere un impatto molto forte nelle loro vite. “Servono strumenti che possano interessare i ragazzi e le ragazze di oggi – ha affermato e per farlo serve anche il gioco. Non a caso abbiamo messo anche videogiochi all’interno dei musei per avvicinarli, incuriosirli e poi spesso troviamo ragazzi che diventano dei geni e dei professionisti in quelle materie in cui prima andavano male”.
Borgonzoni ha anche ribadito la necessità di educare i Giovani alla bellezza dell’arte, cercando di arrivare nelle scuole e nelle periferie, offrendo loro gli strumenti necessari affinché possano fruire di immagini e audiovisivi. “Noi vogliamo portare l’audiovisivo nelle scuole, stiamo facendo un progetto anche con il ministro Valditara per portarlo nelle scuole delle periferie più difficili. Abbiamo lettere di ragazzi che testimoniano di essere tornati a scuola per questo motivo. La creatività è contro l’abbandono. La cultura è una grande speranza“.

I relatori intervenuti alla Conferenza Stampa del Giubileo degli Artisti (foto: Francesco Vitale)

L’Arte rivela l’umano a se stesso

Un grande segno di speranza nella Chiesa Contemporanea – ha detto il Card. José Tolentino de Mendonça, Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione – è vedere la quantità di artisti che dentro la Chiesa vive la sua vocazione artistica e fa della sua ricerca artistica anche un modo di vivere pienamente la sua fede. Tra i 10.000 che vengono come iscritti a questa iniziativa del giubileo vengono tanti artisti del mondo cattolico che vogliono essere a Roma per testimoniare esattamente questa sorta di risveglio della presenza degli artisti nella Chiesa”. Anche dal Cardinale la conferma che l’Arte possa essere uno strumento importante di speranza. “L’arte è indispensabile a rivelare l’umano a se stesso e l’arte è anche un orizzonte di speranza perché l’arte parla di immaginazione, di creatività, di nuove versioni del mondo. L’arte parla dello spirito fanciullesco, di una infanzia di cuore che ci fa credere nella forza dello spirito perché tutti gli artisti sono maestri di qualcosa che non si vede, di qualcosa che sta nel mistero e è un tesoro per l’umanità. Il Santo Padre lo dice spesso che il mondo ha bisogno degli artisti”.

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