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Bombardamento carcere di Olenivka, Borrell: “Da Russia atti inumani”

E’ di 50 prigionieri ucraini uccisi e 73 gravemente feriti il bilancio definitivo dell’attacco missilistico avvenuto ieri, 29 luglio, contro una struttura di detenzione preventiva vicino a Olenivka, nell’oblast di Donetsk. I prigionieri erano principalmente soldati del gruppo Azovstal, l’ultima roccaforte ucraina nell’assedio di Mariupol. Lo ha dichiarato il portavoce del Ministero della Difesa russo Igor Konashenkov durante un briefing.

“Secondo le informazioni aggiornate al 30 luglio, 50 ucraini – afferma Konashenkov – sono stati uccisi in un attacco missilistico. I resti di 48 prigionieri di guerra ucraini sono stati trovati e recuperati da sotto le macerie della struttura di detenzione preventiva. Altri due prigionieri di guerra ucraini sono morti per le gravi ferite riportate mentre venivano trasportati in una struttura medica. Un totale di 73 prigionieri di guerra ucraini con gravi ferite sono stati portati in strutture mediche. È stata fornita loro l’assistenza medica necessaria”.

Mosca rinnova l’accusa a Kiev di essere l’autore del bombardamento: “Tutta la responsabilità politica, criminale e morale per il sanguinoso massacro degli ucraini è personalmente del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, del suo regime criminale e di Washington che li sostiene”, ha dichiarato Konashenkov.

“Saranno raccolte tutte le prove del crimine commesso dagli occupanti. Sono tutti colpevoli: chi ha approvato, chi ha organizzato, chi ha distrutto queste persone, chi sapeva. Saranno trovati tutti”, ha risposto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

Borrell: “Da Russia atti inumani, sono crimini di guerra”

“L’Unione europea condanna con la massima fermezza le atrocità commesse dalle forze armate russe” e condanna “nei termini più forti possibili” l’attacco al carcere di Olenivka e l’evirazione, ripresa in un filmato, di un prigioniero ucraino. Lo dichiara l’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera, Josep Borrell.

“Questi atti inumani e barbari rappresentano gravi violazioni delle Convenzioni di Ginevra e del loro Protocollo aggiuntivo e costituiscono crimini di guerra. Gli autori dei crimini di guerra e di altre gravi violazioni, così come i funzionari governativi e i rappresentanti militari responsabili, saranno chiamati a risponderne. L’Unione europea sostiene attivamente tutte le misure volte a garantire la responsabilità per le violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale commesse durante l’aggressione russa in Ucraina”, aggiunge Borrell.

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