Dopo le 19 persone – tra cui due bambini – rimaste uccise stamane da un bombardamento russo su un condominio di Odessa, un’altra tragedia insanguina questo 128esimo giorno di guerra in Ucraina.
Mykolaiv colpita con bombe a grappolo
L’area portuale di Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina, è stata infatti colpita da “proiettili a grappolo proibiti” e – riferisce il governatore Vitaliy Kim – ci sarebbero delle vittime. Secondo il sindaco Oleksandr Sienkovich, dieci missili sono stati lanciati sulla città nell’arco di 25 minuti.
Ucraina: 343 bambini uccisi dall’inizio della guerra
Sono intanto 343 i bambini uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa, 635 sono rimasti feriti. Lo rende noto l’ufficio del Procuratore generale, riportato da Ukrinform. “Al primo luglio, più di 978 bambini sono stati colpiti in Ucraina dell’aggressione della Federazione Russa: 343 sono morti e più di 635 sono rimasti feriti”, afferma la Procura.
Kiev: “Risponderemo presto all’attacco russo su Odessa”
Oleksiy Arestovich, consigliere di Volodymyr Zelensky, ha annunciato oggi che la Russia non dovrà aspettare molto per la “risposta” delle forze armate ucraine dopo gli attacchi missilistici nella regione di Odessa. Lo riporta Unian dopo che i missili di Mosca, dice Arestovich, “hanno colpito edifici residenziali e centri ricreativi”. E aggiunge: “Con che razza di bastardi dobbiamo combattere. Bene, aspettatevi una risposta, maledizione. E non dovrete aspettare a lungo”.
Zelensky: “Se non si sbloccano i porti sarà uno tsunami di migranti”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è collegato stamane in video con Vienna avvertendo sull’urgenza di trovare una soluzione sullo sblocco dei porti ucraini nel Mar Nero.
“Se la minaccia della fame non viene rimossa e se il Mar Nero non viene sbloccato immediatamente, il risultato della crisi alimentare sarà uno tsunami migratorio che raggiungerà anche i Paesi europei, anche se l’Austria è lontana dal mare”, ha detto Zelensky.