“Giuseppe Conte, per quanto mi riguarda, è il valore aggiunto di questa coalizione. Il Pd lo sostiene con grande convinzione e se Zingaretti pone alcune priorità, lo fa per rafforzare il governo stesso e Conte- afferma al Corriere il ministro per gli Affari regionali, il dem Francesco Boccia-. Se non sarà questa maggioranza ad affrontare i problemi reali del Paese, deciderà Mattarella se e quando ricorrere al voto. E’ l’unica alternativa che vedo. L’altra maggioranza possibile è stata provata con risultati disastrosi”.
Lo schema di Boccia
L’alleanza tra Pd e M5s “non è nata come una cosa speculare rispetto a quella giallo-verde, ma come alleanza sociale alternativa agli pseudo-nazionalisti che stavano portando l’Italia fuori dal perimetro europeo“.
Sfida
Aggiunge Boccia, “questa alleanza, che sta costruendo in Europa uno schema nuovo, ha bisogno di costruire un orizzonte nel Paese“. Perciò “ai 5 Stelle chiediamo il coraggio di tagliarsi i ponti alle spalle e di camminare insieme”. Alle Regionali, assicura il ministro, “noi e Leu cercheremo di vincere ovunque, ma se 5 Stelle e Italia viva lasciano il Pd da solo devono sapere che, dove non dovessimo farcela, avranno aiutato Salvini e Meloni a vincere”. Per quanto riguarda le Regionali. “Michele Emiliano è stato uno dei protagonisti assoluti della rivoluzione civica di una delle Regioni che vanno meglio in Italia, che crescono di più. Ai 5Stelle dico: venite e diteci come possiamo migliorare insieme la sanità e l’agricoltura. E come possiamo andare avanti verso una transizione energetica, decarbonizzando l’Ilva e l’industria rendendo lo sviluppo sempre sostenibile e tecnologicamente avanzato“, dice Boccia al Fatto Quotidiano spiegando che il Partito democratico ha “molto apprezzato” l’appello del premier Conte per le alleanze Pd-M5s alle Regionali”.