Il segretario generale dell’Onu, António Guterres, condanna “l’uso della forza letale” in Birmania (Paese asiatico noto anche con il nome di Myanmar) dove ieri due manifestanti contro il golpe sono stati uccisi dai colpi delle forze dell’ordine.
“Uso della forza letale”
“L’uso della forza letale, dell’intimidazione e delle violenze contro i manifestanti pacifici è inaccettabile – scrive in un tweet -. Ognuno ha il diritto di protestare pacificamente. Faccio appello a tutti i partiti a rispettare i risultati delle elezioni e di tornare alle norme civili”.
I condemn the use of deadly violence in Myanmar.
The use of lethal force, intimidation & harassment against peaceful demonstrators is unacceptable.
Everyone has a right to peaceful assembly. I call on all parties to respect election results and return to civilian rule.
— António Guterres (@antonioguterres) February 21, 2021
Proteste in strada
Intanto, migliaia di persone nelle strade delle principali città anche oggi, mentre la moglie di un famoso attore, Lu Min, ne ha denunciato l’ arresto. L’uomo aveva preso parte a diverse proteste contro il golpe. Ieri, la dura repressione delle proteste popolari, ha portato alla morte di due persone.
Facebook chiude pagina dell’esercito
La guerra alla dittatura birmana è anche a colpi di…social. Facebook ha chiuso l’account gestito dall’esercito della Birmania in seguito al colpo di stato da parte dei militari. La pagina si chiama “Tatmadaw – True News Information Team” e, secondo quanto spiegato da Facebook in una nota, ha più volte “violato le regole della comunità che vietano l’incitamento alla violenza”.