Non ha ancora compiuto cinque anni la bimba sequestrata nel catanese da un gruppo di persone armate che l’hanno prelevata mentre era con la madre in auto a Piano di Tremestieri, dove frequenta l’asilo. La notizia del sequestro, che è girata sui social, è stata confermata dalla Procura di Catania che ha aperto un’inchiesta delegando le indagini ai militari dell’Arma. Due scatti della piccola sono stati diffusi in serata dalla Procura perché ritenute utili alle indagini. Il procuratore Carmelo Zuccaro ha parlato di “momento delicato dell’inchiesta che non consente di fornire ulteriori informazioni”.
La denuncia
La donna vive a Mascalucia, dove ha presentato la denuncia recandosi alla Tenenza dei carabinieri. A rapire la piccola, secondo la denuncia, sarebbero state tre persone che l’hanno prelevata e portata via mentre madre e figlia erano assieme in auto dopo che aveva preso la bambina all’asilo.
Le indagini
Indagini e ricerche sono state subito avviate nella zona ed estese ad un’area più ampia. I carabinieri hanno anche acquisito e visionato dei video di sistemi di sorveglianza a Piano Tremestieri e anche nella scuola materna frequentata dalla bambina per trovare elementi utili alle indagini. Accertamenti e rilievi sono stati eseguiti da militari dell’Arma del Ris di Catania anche su alcune automobili ritenute in qualche modo coinvolte nelle indagini. I genitori, che sembra non siano al momento conviventi, e i familiari della piccola sono stati sentiti dai carabinieri per ricostruire frequentazioni e dinamiche che potrebbero essere utili alle indagini che, si sottolinea in ambienti investigativi, “non escludono alcuna pista né ipotesi”.
Le piste escluse
Gli investigatori escludono che il sequestro sia “opera della criminalità organizzata“, che storicamente non vuole rapimenti e gesti eclatanti nel territorio in cui opera. Né che sia “collegato a una richiesta di riscatto”: la famiglia non ha problemi economici, ma neppure disponibilità tali da giustificare un sequestro estorsivo.