Sarebbero almeno 1.800 i trentenni bergamaschi affetti da polmonite. La denuncia di una situazione d’avanzata emergenza viene dalla Federazione medici di famiglia della Lombardia, che avverte: “Il Covid non colpisce solo in età più avanzata”. All’Ansa lo rende noto Paola Pedrini, segretearia Fimmg Lombardia. La mappa del contagio nella città provincia lombarda chiarisce i dubbi sull’emergenzA: “Qui a Bergamo siamo 600 medici di famiglia e ognuno di noi ha in osservazione almeno 3 trentenni malati di polmonite da Covid” sottolinea Pedrini.
Medici in prima linea
Il coronavirus fa paura anche ai medici di famiglia. Contro l’idea che i rischi più importanti siano corsi in ospedale, è la Fimmg Lombardia a fare chiarezza: dei 24 medici morti a Bergamo dall’inizio della pandemia, il 50% è medico di famiglia. Uno scenario che fa di questi operatori sanitari una categoria in primissima fila nella battaglia, al punto che molti di loro soccombono. L’ultimo decesso ha il volto di Gino Fasoli, dottore di famiglia che aveva prestato servizio ad Emergency e a Medici senza frontiere, rientrato in ospedale dalla pensione per l’emergenza e morto nella serata di ieri. C’è chi ha osato ironizzare: “I medici di famiglia si nascondono”. Ad essi si rivolge Silvestro Scotti, segretario nazionale della Federazione: “Se ci siamo nascosti, come dice qualcuno, perché moriamo?”. Una domanda con una sola, drammatica risposta.