Il massimo col minimo sforzo, ma che fatica. L’Inter approfitta dello stop del Napoli battuto all’ora di pranzo al Maradona dall’Atalanta, batte il Venezia e si porta a meno uno dalla capolista che domenica prossima sarà ospite dei Campioni d’Italia a San Siro. Partita non bellissima, con un primo tempo bloccato e prevedibile, con un Venezia mai domo che le sue buone occasioni le ha avute. A sbrogliare la matassa, il ritorno al gol in campionato di Lautaro Martinez che ha regalato ad Inzaghi tre punti d’oro nella corsa allo scudetto. Bene nell’atteggiamento il Venezia, punita solo dal risultato finale.
L’Inter non graffia
Un primo tempo sottotono da parte dei nerazzurri che invece, forti della sconfitta del Napoli, avrebbero dovuto imprimere alla gara ben altro timbro. I nerazzurri invece si sono imbattuti nella solidità del Venezia aggiunta ai soliti errori di mira degli attaccanti, sempre disinnescati dalle parate di Stankovic. Solouna ghiotta occasione per i lagunari, e stavolta è Sommer a salvare l’Inter. Tante occasioni da parte dei nerazzurri, non brillantissimi, con Lautaro, mentre Barella non addomestica un pallone facile. Giusto il pari all’intervallo.
Sblocca Lautaro
Cambia registro l’Inter nella ripresa e dopo una manciata di minuti trova il vantaggio, ma la strozza resta in gola per una posizione irregolare di Dimarco prima di mettere in mezzo per il mancino velenoso di Mkhitaryan. Il Venezia resta in partita ed è ancora Sommer a salvare i nerazzurri su Pohjanpalo. Non c’è un attimo di tregua, con Mkhitaryan che manda alto una corta respinta di Stankovic su conclusione di Lautaro. Che è ispirato e si carica sulle spalle l’Inter. Ancora un cross, stavolta in posizione regolare di Dimarco, sul secondo palo svetta la testa di Lautaro che la piazza a porta vuota. L’Inter insiste, ancora Dimarco, centro al bacio per Thuram che perde l’attimo e si fa murare. Ancora Thuram, di testa, chiude bene Stankovic. Poi, altra gran parata di Stankovic su Calhanoglu. Sette di recupero, gli ultimi fuochi del Venezia, l’Inter soffre, Sverko mette dentro di testa. proteste, Var e gol annullato per un mani dello stesso marcatore. Maria Sole Ferrieri Caputi dice che può bastare. Vince l’Inter che tra Arsenal e Napoli si gioca una bella fetta della sua stagione.
Vola la Fiorentina
La domenica si apre con la vittoria della Fiorentina che grazie ad un gol di Moise Kean sbanca l’Olimpico Grande Torino battendo di misura i granata. L’attaccante viola approfitta dell’ennesimo errore difensivo, stavolta di Maripan sul finire della prima frazione e firma quello che risulterà il gol partita. E’ il quinto successo consecutivo in campionato per la formazione di Raffaele Palladino che aggancia l’Atalanta al terzo posto quota 22 a soli tre punti dalla vetta. Male il Toro.
Roma a picco
Cade ancora la Roma che al Bentegodi cercava conferme dopo la vittoria infrasettimanale contro il Torino. E’ arrivata invece una sconfitta maturata per due ingenuità difensive e per un clamoroso doppio errore arbitrale in occasione del secondo vantaggio del Verona. Sblocca Tengstedt grazie ad un regalo di Zalewski, la riprende Soulé con un gol di tacco. Sul finire del tempo il Verona trova il vantaggio con Magnani che di testa mette alle spalle di Svilar, ma c’è un doppio episodio non sanzionato da Marcenaro. Prima Magnani colpisce con una gomitata Ndicka, poi Kastanos blocca in maniera irregolare l’uscita di Svilar, ma per arbitro e Var, tutto regolare. Nella ripresa la Roma spinge ventre a terra, ma ad una manciata di secondi dalla fine incassa il definitivo 3-2 con Harroui che infila Svilar e consegna la vittoria agli scaligeri che prendono una bella boccata d’ossigeno. Nella Roma, la panchina di Juric, vacilla sempre più.