L’indagine trimestrale della Banca d’Italia sul mercato immobiliare ha rilevato che, la domanda di case, è rimasta molto debole ed è inferiore a quella registrata nello stesso periodo dello scorso anno. Inoltre, sul versante delle locazioni, è stato registrato un aumento dei canoni a causa di una richiesta robusta correlata da un calo dell’offerta.
I dati
La dinamica dei prezzi degli immobili nel quarto trimestre del 2023 si sarebbe nel complesso attenuata. La domanda è però rimasta debole: nonostante il recupero rispetto al trimestre precedente, la quota di agenzie che hanno venduto almeno un’abitazione resta inferiore a quella registrata nello stesso periodo dello scorso anno, per il quarto trimestre consecutivo. È quanto emerge dall’indagine trimestrale della Banca d’Italia presso 1.501 agenti immobiliari sondati dall’8 gennaio al 5 febbraio del 2024.
L’evoluzione del mercato
Circa il 40% degli agenti ha registrato una riduzione sia dei nuovi incarichi a vendere sia dei potenziali acquirenti. La difficoltà di reperire il mutuo è la causa prevalente di cessazione dell’incarico a vendere per circa un terzo degli operatori e la percentuale di acquisti finanziati con mutuo si è attestata su valori bassi nel confronto storico. Tuttavia, secondo gli operatori vi sono segnali che l’evoluzione del mercato immobiliare nei primi tre mesi del 2024 sarebbe meno sfavorevole. Il mercato delle locazioni resta teso: le pressioni al rialzo sui canoni sono sostenute da una domanda robusta e da un calo dell’offerta, in parte connessa alla preferenza dei proprietari per affitti brevi.
Fonte: Ansa