Nuovo record del debito pubblico italiano. A giugno, secondo le rilevazioni della Banca d’Italia nella pubblicazione sulla Finanza pubblica, il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di circa 9,2 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.696,2 miliardi.
Il record del debito pubblico
Il fabbisogno (15 miliardi) e l’effetto di scarti e premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (che hanno complessivamente aumentato il debito per 0,9 miliardi) hanno più che compensato la riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro (6,8 miliardi, a 84,4), rileva la Banca d’Italia nella pubblicazione statistica “Finanza pubblica: fabbisogno e debito“, relativa a Giugno 2021.
Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 9,3 miliardi, mentre quello delle Amministrazioni locali è diminuito di quasi 0,2 miliardi; il debito degli Enti di previdenza è rimasto sostanzialmente invariato. La quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia è stata pari al 23,0 per cento (22,7 nel mese precedente); la vita media residua del debito è rimasta stabile a 7,5 anni.
Bankitalia: entrate tributarie +24,6% a giugno
A giugno le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 32,6 miliardi, in aumento del 24,6 per cento (6,4 miliardi) rispetto allo stesso mese del 2020.
“Questo andamento – si spiega – rifletterebbe anche lo slittamento di alcuni versamenti fiscali disposto con i decreti emergenziali approvati lo scorso anno“. Nel primo semestre del 2021 le entrate tributarie sono state pari a 194,8 miliardi, in aumento del 14,7 per cento (24,9 miliardi) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Codacons: “Debito pesa per 45mila euro a persona”
“Il debito pubblico dell’Italia pesa per ben 45.499 euro a cittadino residente, neonati inclusi, e in un solo mese ha registrato una crescita pari a più 359,5 euro a famiglia”. Lo afferma il Codacons commentando i dati diffusi da Bankitalia relativi al debito registrato a giugno.
“Il debito pubblico continua ad aumentare, e rappresenta una zavorra pesantissima per il Paese di cui faranno le spese le generazioni future – spiega il presidente Codacons Carlo Rienzi – l’emergenza Covid allarga ancor di più la voragine, al punto che oggi su ogni singolo cittadino italiano, neonati compresi, il debito pesa per oltre 45mila euro”.
“Una situazione insostenibile da affrontare e che peggiora di mese in mese – conclude – rispetto a maggio il debito pubblico è cresciuto infatti di 9,2 miliardi di euro, con una incidenza pari a +359,5 euro per ogni singola famiglia italiana: un buco nero di cui non si vede purtroppo la fine”.