Ave Maria dai balconi e Rosario con i caldei

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Mentre prosegue con successo l’iniziativa “Una preghiera dal balcone” con la quale ogni sera alle 19,30, su impulso del sacerdote di frontiera della Comunità Papa Giovanni XXIII, don Aldo Buonaiuto, si supplica, con una luce in mano, la Madonna per ottenere la fine della pandemia di Covid-19, la mobilitazione spirituale dei cattolici italiani prevede un altro importante momento comunitario in occasione della festa di San Giuseppe, prevista per giovedì.

Invocazione condivisa

La Conferenza episcopale italiana ha promosso un momento di preghiera per tutto il Paese, invitando ogni famiglia, ogni fedele, ogni comunità religiosa a recitare in casa il Rosario (Misteri della luce), simbolicamente uniti, alle ore 21 di giovedì 19 marzo, festa di san Giuseppe, custode della Santa Famiglia.

La Chiesa cattolica caldea, per espressa volontà del cardinale Louis Raphaël I Sako, Patriarca di Babilonia dei Caldei, si unirà spiritualmente all’iniziativa della Chiesa italiana. Questa adesione si aggiunge alla solidarietà espressa da tante altre conferenze episcopali di tutto il mondo, a partire dalle Chiese dell’Est europeo, che assicurano la loro vicinanza all’Italia.
La preghiera del Rosario verrà accompagnata anche da un semplice segno: si propone di esporre alle finestre delle case un piccolo drappo bianco o una candela accesa, simboli della speranza e della luce della fede. “Dalle nostre abitazioni – afferma il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei- si eleva al Padre la supplica dei suoi figli, affinché il Signore, buono e misericordioso, dia la forza del suo Spirito ai medici e agli operatori sanitari, illumini i ricercatori, guidi i governanti, infonda vigore ai corpi degli anziani e dei bambini, allontani la paura, doni a tutti, specialmente ai malati, la consolazione del suo Figlio Gesù”. TV2000 offrirà la possibilità di condividere la preghiera.
Sergio Galeazzi: