Senza precedenti”. Così sono stati classificati gli incendi che hanno colpito l'Australia nella stagione estiva. A comunicarlo è una ricerca della Western Sydney University pubblicata in un'edizione speciale dalla rivista Nature Climate Change. Secondo lo studio, soltanto nel South Wales e nell'area di Victoria sono andati in fumo almeno 5,8 milioni di ettari di foreste: una devastazione verde, la peggiore in 230 anni di storia “europea” nel Paese.
Stagione dei fuochi
Come ha rilevato Mathias Boer, autore dello studio ed esperto di ecologia in contesti di disastro ambientale, si prevedeva che nella stagione dei fuochi corrente una buona porzione del verde australiano sarebbe andata a fuoco. Certamente, non ci si aspettavano tali margini di devastazione naturale. Il documento scientifico sottolinea anche le cause: principalmente, “una siccità senza precedenti”, seguita al cambiamento climatico. A fine gennaio, nel picco della devastazione, la temperatura a Canberra ha toccato i 44 gradi centigradi, secondo gli esperti metereologici una rilevazione senza precedenti. Per questo, nel Sud-Est del Continente, è stato dichiarato lo stato d'emergenza, fra evacuazioni – circa 100mila persone hanno lasciato le loro case in quell'area – e disagi, come interruzioni di corrente.